sabato 20 gennaio 2018

20 GENNAIO 2018

ECUADOR Parte 10

Storia Parte 9

La rivolta dei poliziotti del 30 settembre 2010


Il 30 settembre 2010 migliaia di poliziotti occuparono caserme e luoghi pubblici, dando luogo ad una violenta protesta contro i tagli agli stipendi e ai benefit stabiliti dal presidente Rafael Correa nell'ambito di una riforma economica e fiscale. Il governo dichiarò lo stato d'emergenza per una settimana, l'aeroporto di Quito venne chiuso, e i trasporti pubblici bloccati.

Correa riferì di essere rimasto intossicato dai gas lacrimogeni lanciati da poliziotti in rivolta durante una riunione in cui arringava i propri sostenitori, e fu costretto al ricovero in ospedale.

L'ospedale fu assediato dai poliziotti ribelli, ma il 1º ottobre 2010, Correa fu posto in salvo grazie ad una incursione delle truppe speciali fedeli al presidente, che nel frattempo aveva ricevuto il sostegno del capo di stato maggiore dell'esercito, Ernesto González. Un conteggio delle vittime fu di 8 morti e 274 feriti. Correa accusò i suoi avversari politici di aver fomentato la rivolta, e di aver tentato di innescare un vero e proprio golpe. Per diversi commentatori invece fu solo una rivolta grossolanamente organizzata, senza una vera e propria direzione politica. La rivolta fu unanimemente condannata, anche all'estero, come fatto destabilizzante; alla fine il capo della polizia si dimise, e la protesta rientrò.


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