martedì 20 febbraio 2018

Dall'Idealismo alla Teoria del Sistema Mondo


L'idealismo in filosofia è una visione del mondo che riconduce totalmente l'essere al pensiero, negando esistenza autonoma alla realtà, ritenuta il riflesso di un'attività interna al soggetto. Nell'idealismo è generalmente implicita una concezione etica fortemente rigorosa, come ad esempio nel pensiero di Fichte che è incentrato sul dovere morale dell'uomo di conformare il mondo al principio ideale da cui esso ha origine.
In un senso più ampio, il termine abbraccia diversi sistemi filosofici, come il platonismo, che privilegiano la dimensione ideale rispetto a quella materiale, affermando così che l'unico vero carattere della realtà sia di ordine spirituale.

In filosofia il realismo è la convinzione che esista una realtà indipendentemente dai nostri schemi concettuali, dalle nostre pratiche linguistiche, dalle nostre credenze. I filosofi che si dichiarano realisti tipicamente pensano che la verità consista in una qualche forma di corrispondenza dei pensieri alla realtà. In un'accezione più ampia, tipica della scolastica, realisti sono detti coloro che conferiscono realtà agli enti del pensiero.

Liberalismo è il termine utilizzato a partire dal '900 (probabile primo esempio nel 1911: Il Liberalismo, di Hobhouse) per indicare la dottrina politica elaborata inizialmente dai filosofi illuministi tra la fine del XVII e il XVIII secolo. Tale dottrina è completamente impostata sulla difesa dei diritti individuali, individuati come naturali e indicati come unica giustificazione dell’esistenza di un’autorità pubblica. La teoria politica, impostata con rigore logico dal filosofo contrattualista e giusnaturalista John Locke, propone una struttura istituzionale caratterizzata da due punti fondamentali
Il marxismo è una teoria sociale, politica ed economica basata sul pensiero di Marx ed Engels, filosofi tedeschi del XIX secolo, oltre che economisti, giornalisti e rivoluzionari.
Partendo dalla filosofia di Hegel, dall'economia politica di Adam Smith, David Ricardo ed altri, dal socialismo utopico francese, Marx sviluppò una critica rivoluzionaria della società moderna. Egli raccolse questa critica nella sua opera fondamentale (benché rimasta incompiuta): Il Capitale.
Nato nell'Ottocento nel contesto storico europeo della seconda rivoluzione industriale e della "questione operaia", il marxismo ha poi subìto, nel corso del tempo, notevoli e svariati contributi ideologici, evolvendo in forme che a volte differiscono dalle formulazioni originarie.

Il radicalismo è una corrente ideologica sorta nel XVIII secolo all'interno del movimento liberale. I "radicali" rappresentavano la sinistra dello schieramento liberale. Essi proponevano riforme politiche appunto radicali in senso egualitario, tra le quali l'introduzione del suffragio universale, l'abolizione dei titoli nobiliari e, taluni, la repubblica. I radicali inoltre sostenevano la libertà di stampa e la rigida separazione fra Stato e Chiesa.
Negli Stati Uniti d'America, dove non hanno mai attecchito partiti di ispirazione socialista e il liberalismo è condiviso dai principali partiti politici, se il termine liberal indica una posizione assimilabile alla socialdemocrazia e al socialismo democratico europei, il termine radical viene usato per l'estrema sinistra di stampo marxista e la cosiddetta nuova sinistra, nata dai movimenti studenteschi degli anni sessanta del Novecento; da cui l'utilizzo anche da parte dei giornalisti italiani dell'espressione sinistra radicale per riferirsi alla sinistra comunista.

Nessun commento:

Posta un commento