ASSIRI
La maggior parte di questi parla una versione moderna di siriaco, conosciuto nella propria lingua come Suryoyo, ma un buon numero di essi parla un dialetto della lingua neo-aramaica detta Turoyo.
Professando il rito siriaco occidentale, appartengono alla Chiesa ortodossa siriaca e alla Chiesa cattolica siriaca, per cui sono chiamati anche Giacobiti, da Giacomo Baradeo. Sono considerati fra i primi popoli ad aver abbracciato la cristianità.
La loro madre patria, conosciuta come Beth Nahrain, Mesopotamia, in siriaco, si trova nelle odierne Siria, Iraq e Turchia, specificatamente nell'area di Tur Abdin, e nella regione siriana di al-Hasaka. La maggiore comunità siriaca al mondo si trova nella città di Kamichlié in Siria. Dopo il genocidio siriaco nel secondo decennio del ventesimo secolo, molti scapparono ed emigrarono, formando così l'enorme diaspora siriaca.
Oggi il termine Siria è considerato riferito a un ben preciso stato del Medio Oriente, i cui abitanti si chiamano "siriani". Il termine Assiria invece è usato per un territorio storico abitato dagli antichi Assiri. Nondimeno, per quanto riguarda i termini "assiri" e "siri" o "siriaci", si accetta generalmente anche oggi l'equivalenza che veniva accettata nell'antichità.
Si noti che non è facile definire l'appartenenza di singoli villaggi al gruppo etnico assiro sulla base del territorio, molto frammentato, ed è più facile definirlo in base alla lingua. Da questo punto di vista, l'etnia assira coincide con la comunità che parla oggi dialetti aramaici.
La maggior parte dei siriaci definisce se stessi come Suryoye nella propria lingua.
Dal punto di vista linguistico, l'aramaico era la lingua degli Aramei, che tuttavia, in una certa fase dell'antichità, si diffuse su un'area vastissima, venendo quindi a essere la lingua parlata nelle regioni chiamate Siria e/o Assiria, nonché altre.
Questa è la lingua oggi parlata dal gruppo etnico detto assiro, ovviamente con una certa trasformazione dovuta al tempo trascorso e una suddivisione in diversi gruppi dialettali.
Agli albori della cristianità la musica era un'esclusiva delle celebrazioni liturgiche. Successivamente nacque una forma musicale scevra dai legami con la religione che cantava in special modo le sofferenze e gli ideali della gente siriaca. Studiosi e compositori presero spunto dalla musica sacra per creare poi un filone indipendente.
Nel 1962 un siriaco di nome Chabo Bahé, scrisse una canzone chiamata Grishlah Idi e fu una sorta di nuova base per la musica contemporanea. In tutti modi gli esempi più validi vennero composti nell'attuale Siria; Kamichlié divenne famosa in tutto il mondo siriaco. La musica siriaca ha portato poi varie influenze in molti generi vicini.
Il primo festival di musica aramaica è stato tenuto dal primo al 4 agosto 2008 in Libano.
Liszt - Sonata in B Minor
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