giovedì 24 maggio 2018

24 MAGGIO 2018

GUYANA FRANCESE PARTE 37

Economia 3

Settore primario

Risorse boschive

Lo sfruttamento delle risorse boschive è una delle principali risorse della Guyana francese. Oltre il 95% del dipartimento (oltre 8 milioni di ettari), infatti, è coperto dalla foresta pluviale e la quasi totalità del patrimonio boschivo è di proprietà del demanio, che si riserva la gestione del Parco amazzonico della Guyana francese e dà in gestione il rimanente (2,4 milioni di ettari) all'ONF che ne gestisce e ne regolamenta lo sfruttamento. La filiera conta 210 imprese censite, dando impiego a un migliaio di persone, e dimostra di essere in crescita costante.

 Pesca

La pesca produce da sola i tre quarti delle esportazioni della Guiana francese, è essenzialmente di tipo marittimo e riguarda soprattutto lutiani e gamberi (quest'ultima in flessione a causa dell'abbandono da parte di alcune grandi compagnie del settore): le flotte di pescherecci salpano dal porto di Larivot, che rappresenta il nono porto dell'intera Francia per tonnellaggio di pescato.

Risorse minerarie

L'estrazione aurifera rappresenta la seconda voce per importanza nell'economia guianese, con un volume di oltre 50 milioni di euro di prodotto esportati annualmente. L'estrazione mineraria viene gestita da una trentina di società riconosciute: esiste inoltre una vasta comunità (stimata in 5000-8000 persone) di garimpeiros, cercatori d'oro clandestini provenienti perlopiù dal Brasile o dal Suriname che operano illegalmente nelle aree interne del territorio, spesso utilizzando metodi di sfruttamento estremamenti dannosi per l'ecosistema e sottraendo fra le 5 e le 10 tonnellate annue del prezioso metallo all'estrazione legale, per un totale di 120-220 milioni di dollari. Per contrastare i cercatori d'oro illegali, il governo francese ha dato il via a una serie di operazioni di sorveglianza e repressione (Operation Harpie, Operation Anaconda), a volte anche in sinergia con forze di altri Paesi.
Nel settembre 2011, inoltre, a circa 150 km al largo della Caienna, in direzione nord-est, è stato individuato un pozzo di petrolio: il pozzo, situato a circa 8 km di profondità (2000 m d'acqua e 5711 m di roccia), è stato battezzato Zaedyus e contiene attorno ai 300 milioni di barili di petrolio del tipo "non convenzionale". Le prime trivellazioni effettuate dalla Royal Dutch Shell nel dicembre 2012 e nell'aprile 2013, tuttavia, non hanno ancora dato modo di confermare questi dati, ed anzi sono emersi presunti brogli nei procedimenti per l'ottenimento dei visti necessari da parte della compagnia petrolifera, che sono costati le dimissioni al ministro dell'ecologia Nicole Bricq

Elettricità

La diga di Petit-Saut ospita una centrale idroelettrica che alimenta molti comuni del litorale: Kourou, Sinnamary, Iracoubo, Saint-Laurent-du-Maroni e la Caienna, la quale riceve energia anche dalla centrale termoelettrica di Dégrad-Des-Cannes. Il comune di Saint-Georges-de-l'Oyapock riceve energia dalla vicina centrale idroelettrica di Saut-Maripa, mentre i comuni dell'interno raggiungono l'autosufficienza energetica attraverso l'utilizzo di gruppi elettrogeni e pannelli fotovoltaici: alcuni villaggi periferici, infine non sono affatto serviti da rete elettrica.


Miguel Bosé - Te amaré

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