martedì 30 ottobre 2018

29 SETTEMBRE 2018

BRASILE PARTE 112

POPOLAZIONE PARTE RY

I gruppi etnici Parte 87

Makuxi Parte 2

Il territorio e il rapporto con i "bianchi"

La richiesta di demarcazione delle terre indigene è da anni obiettivo prioritario delle comunità makuxi. Una campagna internazionale per la demarcazione dell'area "Raposa - Serra do Sol" ha portato al riconoscimento di tale diritto, nonostante l'opposizione di politici locali dello stato di Roraima. Il controllo delle terre è elemento fondamentale del processo produttivo ma ciò non significa che per i Makuxi la terra sia un semplice mezzo di produzione. La terra è popolata da spiriti ancestrali che la rendono un soggetto con cui rapportarsi con una certa reciprocità e non un semplice oggetto che può essere barattato o venduto. Ciò implica un relazionamento particolare con la terra: occorre rispettarla, richiederle le cose, ringraziarla attraverso appositi rituali. Questo atteggiamento, che comporta l'impossibilità del possedere la terra che non può essere comprata o venduta impunemente, ha favorito l'invasione dei bianchi.
Come negare ad altri uomini il diritto di avere i prodotti che la terra dà a tutti, soprattutto se i bianchi si presentano pacificamente, come fratelli, venuti con la volontà di aiutare e non di opprimere? Con il passare degli anni queste invasioni esterne provocano una crisi tra i Makuxi e sono obbligati a cambiare il loro atteggiamento anche nel considerare la terra come "soggetto libero" che non ha bisogno di essere difeso. Si tracciano confini, i bianchi iniziano a costruire recinti con filo spinato provocando uno squilibrio nell'organizzazione socio-economica e culturale dei Makuxi.
Storicamente, il sistema produttivo dei Makuxi si basa sulla raccolta di frutti silvestri, sulla coltivazione di piantagioni familiari (denominate roças), di caccia e di pesca. I Makuxi mantenevano un sistema di intercambio con altri gruppi indigeni della regione che assicurava un certo equilibrio interno: un popolo in guerra con un altro passava, con estrema facilità, dalle relazioni belliche a quelle commerciali e viceversa. L'arrivo dei bianchi ha rotto, parzialmente, questo equilibrio imponendo una ristrutturazione delle relazione in funzione della loro presenza. I bianchi diventano, gradualmente, i mediatori principali nelle relazioni tra i gruppi. L'acquisizione dei nuovi prodotti portati dai bianchi diventa per gli indios motivo di prestigio e inizia così un processo che porterà squilibri e dipendenza in quanto gli indigeni non potevano produrre le nuove merci.
Il rapporto dei Macuxi con i colonizzatori, sempre più stretto, determina le seguenti situazioni:
Occupazione delle terre indigene da parte degli allevatori.
Diminuzione della selvaggina e della pesca a causa del bestiame e dei recinti.
Nascono nuove necessità e aumenta sempre più la dipendenza dai bianchi.
Gli indigeni per avere i prodotti dei bianchi, iniziano a vendere la loro forza lavoro.
Il tradizionale intercambio diminuisce per lasciar posto alla commercializzazione basata sul denaro.
L'occupazione delle terre makuxi da parte dei bianchi è di due tipi: nelle praterie e nelle valli si instaurano gli allevatori di bestiame (fazendeiros), nelle montagne e lungo i fiumi i cercatori d'oro e di diamanti (garimpeiros).
Nonostante le leggi nazionali e le convenzioni internazionali promulgate dallo Stato brasiliano riconoscano "il diritto di proprietà collettivo o individuale ai membri delle popolazioni indigene interessate sulle terre che occupano tradizionalmente" nella realtà non sono per nulla rispettate. L'occupazione delle terre indigene da parte dei coloni e delle imprese agricole ed estrattive risponde a un piano governativo ben chiaro: concentrare le terre nelle mani di chi può utilizzarle e sfruttarle più adeguatamente per alzare l'indice di produzione dell'economia brasiliana.
La legge numero 6001 del 1973 nell'articolo 65 afferma che: " Il potere esecutivo farà, entro cinque anni, la demarcazione delle terre indigene, non ancora demarcate". Sono passati tanti anni e solo un quarto di queste sono state delimitate e, per la maggior parte, continuano ad essere invase dai coloni bianchi.

Lucio Battisti - 29 Settembre

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