venerdì 13 marzo 2020

13 MARZO 2020

EUROPA PARTE 186 - Stati dell' Europa Parte 91

ANDORRA B

Storia P.1

Dal Medioevo all'era moderna

Le prime origini di un'entità politico-territoriale andorrana si intrecciano con le evoluzioni storiche francesi: tradizione vuole, infatti, che Carlo Magno abbia concesso autonomia al popolo andorrano in cambio dell'alleanza contro i mori. La Signoria del popolo sarebbe quindi passata al conte di Urgell e conseguentemente al vescovo della diocesi locale. Fu lo stesso apparato ecclesiastico a concedere la supremazia del principato ai Signori di Caboet, che presto si imparentarono con la dinastia dei conti di Foix: il Conte ereditò in breve tempo anche territori al di là dei Pirenei, inclusa Andorra.
Dal IX fino al XIII secolo il territorio di Andorra fu una dipendenza del vescovo catalano dell'Urgell. Nell'XI secolo sorse una disputa su Andorra tra il vescovo e il suo vicino occitano. Nel 1278, il conflitto tra il vescovo di Urgell e i conti di Urgell venne risolto dalla firma di un accordo (paréage), che stabiliva come la sovranità di Andorra sarebbe stata divisa tra il conte di Foix (il cui titolo sarebbe in seguito stato trasferito al capo di stato francese) e il vescovo insediato a La Seu d'Urgell, in Catalogna. Il paréage, un'istituzione feudale che riconosceva il principio di uguaglianza dei diritti condivisi da due regnanti, diede al piccolo principato la sua forma territoriale e politica e uno statuto destinato a rimanere sostanzialmente intatto sino a oggi.
Attraverso gli anni il titolo comitale (di Conte) di Foix passò ai re di Navarra, ma quando Enrico III di Navarra divenne Enrico IV di Francia, emanò un editto nel 1607 che trasmetteva il titolo, di origine franca, al capo di stato francese, mantenendo i privilegi del vescovo d'Urgell: venivano così nominati formalmente due coprincipi per governarla. Nel 1505 la Corona d'Aragona tentò vanamente di annettere Andorra ai propri domini, trovando l'opposizione della Francia.

Fedez ft. francesca Michielin - Cigno Nero

Nessun commento:

Posta un commento