martedì 3 gennaio 2023

CRONACA: TRE MICROFONI PER LE NOTIZIE




L'ultimo saluto a Papa Benedetto XVI, il Papa Emerito

Papa Benedetto XVI, in latino: Benedictus PP. XVI, in tedesco: Benedikt XVI; nato Joseph Aloisius Ratzinger (Marktl, 16 aprile 1927Città del Vaticano, 31 dicembre 2022), è stato il 265º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 7º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice, dal 19 aprile 2005 al 28 febbraio 2013. Settimo pontefice tedesco nella storia della Chiesa cattolica, Benedetto XVI ha tuttavia rinunciato al titolo di patriarca d'Occidente impiegato dai suoi predecessori.
Affermato professore di teologia, partecipò al Concilio Vaticano II e successivamente prese parte attiva alle riviste Concilium e Communio, della quale fu tra i fondatori. Nominato arcivescovo di Monaco e Frisinga e creato cardinale da papa Paolo VI nel 1977, durante il pontificato di Giovanni Paolo II fu tra i suoi più stretti collaboratori, essendo stato chiamato a reggere la Congregazione per la dottrina della fede dal 1981 al 2005. Decano del collegio cardinalizio dal 2002, con il conclave del 2005 succedette a papa Giovanni Paolo II.
Nel concistoro ordinario dell'11 febbraio 2013 annunciò la rinuncia «al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro», con decorrenza della sede vacante il 28 dello stesso mese. È stato l'ottavo pontefice a rinunciare al ministero petrino, se si considerano unicamente i casi dei papi di cui si hanno fonti storiche certe o molto attendibili: Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII. Al soglio pontificio gli è succeduto papa Francesco, eletto il 13 marzo 2013.

Dopo le dimissioni, il suo titolo diventò sommo pontefice emerito o papa emerito, mentre il suo trattamento rimase quello di Sua Santità.

Nel maggio 1957 ottenne la cattedra di teologia fondamentale presso l'Università di Monaco. Nel dicembre 1957 ottenne la cattedra di teologia dogmatica e fondamentale presso l'Istituto superiore di teologia e filosofia di Frisinga. Divenne professore all'Università di Bonn nel 1959 e la sua lezione inaugurale fu su Il Dio della fede e il Dio della filosofia. Nel 1963 si trasferì all'Università di Münster.
Per il giovane professore fu un'esperienza fondamentale la partecipazione, dal 1962, al Concilio Vaticano II, dove acquisì notorietà internazionale. Inizialmente, partecipò come consulente teologico dell'arcivescovo di Colonia cardinale Josef Frings e poi come perito del Concilio, su interessamento dello stesso Frings, fin dalla fine della prima sessione. Risulta interessante sottolineare che Ratzinger, grazie al cardinale Frings che lo teneva aggiornato, poté consultare regolarmente gli schemi preparatori (schemata) che sarebbero stati presentati ai Padri dopo la convocazione dell'assemblea conciliare. Fu un periodo in cui arricchì molto le proprie conoscenze teologiche, avendo infatti avuto modo di incontrare molti teologi come Henri-Marie de Lubac, Jean Daniélou, Yves Congar, Gérard Philips, oltre a cardinali e vescovi di tutto il mondo. Durante il tempo del Concilio, per la collaborazione con teologi come Hans Küng e Edward Schillebeeckx, Ratzinger fu visto come un riformatore.

Nel 1966 fu nominato alla cattedra di teologia dogmatica presso l'Università di Tubinga, dove fu collega di Hans Küng. Nel suo libro del 1968, Introduzione al cristianesimo, scrisse che il papa ha il dovere di sentire differenti voci all'interno della Chiesa prima di prendere una decisione e minimizzò la centralità del papato. Durante questo tempo prese le distanze dall'atmosfera di Tubinga e dalle tendenze marxiste del movimento studentesco degli anni sessanta, che divenne rapidamente radicale negli anni 1967 e 1968, concludendosi in una serie di disturbi e disordini nei mesi di aprile e maggio del 1968. Ratzinger riconobbe sempre più una connessione tra questi sviluppi e quelli associati, come anche il diminuito rispetto tra i suoi studenti per l'autorità, con l'allontanamento dagli insegnamenti cattolici tradizionali. Nonostante la sua inclinazione riformista, le sue idee finirono per contrastare con le idee liberali, ottenendo una diffusione nei circoli teologici. Alcune voci, tra cui quelle di Hans Küng, ritennero queste idee proiettate verso il conservatorismo, mentre lo stesso Ratzinger, in un'intervista del 1993, affermò: "Non vedo interruzione, negli anni, delle mie vedute di teologo." Ratzinger continuò a difendere il lavoro del Concilio Vaticano II e, in particolare, Nostra aetate, il documento sul rispetto delle altre religioni, sull'ecumenismo e sulla dichiarazione del diritto alla libertà di religione. In seguito, come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, espresse più chiaramente la posizione della Chiesa cattolica sulle altre religioni nel documento Dominus Iesus, dell'anno 2000, che riguarda l'impegno dei cattolici romani nel dialogo ecumenico. Durante i suoi anni all'Università di Tubinga, pubblicò articoli sulla rivista teologica riformista Concilium, anche se scelse temi meno riformisti di altri partecipanti alla rivista, come appunto Hans Küng ed Edward Schillebeeckx.
Nel 1969 tornò in Baviera, chiamato all'Università di Ratisbona. Nel 1972 fondò la rivista teologica Communio insieme con Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac, Walter Kasper e altri. Communio, ora pubblicata in diciassette lingue, tra cui tedesco, inglese e spagnolo, divenne un giornale di spicco del pensiero teologico cattolico nell'orizzonte contemporaneo. Fino alla sua elezione a papa, rimase uno dei più prolifici collaboratori della rivista. Nel 1976 suggerì che la Confessione augustana potesse essere eventualmente riconosciuta come una dichiarazione di fede cattolica.

Fu vicepresidente dell'Università di Ratisbona dal 1976 al 1977.

Fu relatore della tesi di dottorato di Barthélemy Adoukonou (futuro vescovo beninese, nominato poi da Ratzinger stesso segretario del Pontificio consiglio della cultura nel 2009) sulla presunta ermeneutica cristiana del vudù. La discussione della tesi venne anticipata al marzo 1977 per via della nomina ad arcivescovo di Monaco e Frisinga.

In puntata le notizie di cronaca degli Esteri...


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