EUROPA PARTE 1531 - Stati dell' Europa Parte 1425
SLOVACCHIA K
Popolazione G
Rom 5
Storia
Originari dal subcontinente indiano di una regione situata tra l'India e il Pakistan odierni che, agli inizi dell'XI secolo, furono costretti ad abbandonare. Il principale argomento di tale tesi, comunque variamente circostanziata, è la loro lingua, di derivazione indoaria, le loro caratteristiche somatiche e le documentazioni storiografiche della loro antica presenza in tali territori. Non è tuttavia chiaro se tale regione sia stata il luogo di origine primitivo della cultura romaní o piuttosto una tappa intermedia di una migrazione ben più complessa, dal momento che tale cultura risulta radicalmente diversa da quelle dell'area indiana. Si suppone quindi che debba avere una più antica origine allogena, ancora non identificata, portata da un misterioso popolo ivi migrato e successivamente mescolatosi con stirpi locali e indianizzato nel linguaggio.
Seguendo le tracce linguistiche gli studiosi affermano che, nella propria fuga dal subcontinente indiano, la prima tappa della migrazione delle popolazioni romaní sia nell'Armenia storica, ove si stanziarono abbastanza a lungo da acquisire dalla lingua armena molti vocaboli, tra cui "vurdón" (carro). Dall'Armenia si spostarono poi verso l'Impero Bizantino, dove furono spesso confusi con la setta eretica degli athinganoi ("intoccabili"), praticanti della chiromanzia, da cui deriva secondo una teoria etimologica anche il nome zingaro.
Si stima che la popolazione romaní arrivò in Europa prevalentemente tra il XIV e il XV secolo. Tuttavia le prime testimonianze storiche della presenza della popolazione romaní risalgono al XV secolo e sono costituite principalmente da racconti di viaggiatori e pellegrini in Terra Santa.
Nei secoli successivi la presenza si consolida in tutto il mondo. Rom, Sinti, Kalé e Romanichals arriveranno ai nostri giorni superando persecuzioni di ogni genere: ordini di espulsione da diverse comunità, come dalla regione tedesca di Meißen nel 1416, Lucerna nel 1471, Milano nel 1493, Francia nel 1504, Aragona nel 1512, Svezia nel 1525, Inghilterra nel 1530 (con la Egyptians Act del 1530, abolita con la Repeal of Obsolete Statutes Act del 1856) e Danimarca nel 1536; arresti di massa in Spagna nel XVIII secolo; la schiavitù in Romania (abolita solamente dopo il 1850), l'espulsione forzata nel XVII secolo in Italia con l'accusa di essere portatori di malattie, i campi di concentramento nazisti e i sentimenti xenofobi sviluppatisi nell'epoca attuale.
Il regime nazista attuò il genocidio della popolazione romaní (Porajmos), uccidendo 250 000 "zingari" nei campi di sterminio. Altri 250 000 morirono appena catturati oppure durante il trasferimento verso i lager. I rom ricordano questa tragedia con il termine romaní Porajmos ("devastazione"), analogo a quello con cui si ricorda il più noto sterminio nazista del popolo ebraico, la Shoah ("sterminio") . Dal 2015, il 2 agosto è nell'Unione europea la giornata internazionale per il ricordo del genocidio delle popolazioni romaní.Brandon Lake - That's who I praise
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