EUROPA PARTE 1533 - Stati dell' Europa Parte 1427
Le popolazioni romaní normalmente adottano la religione praticata dalle popolazioni fra cui vivono. Sono prevalentemente cristiani protestanti in Scandinavia, ortodossi in Europa orientale, cattolici in Europa occidentale e meridionale. I rom dei Balcani (Bosnia ed Erzegovina, Macedonia, Kosovo) sono tra i pochi ad essere di prevalente fede musulmana. Alle loro origini in India i popoli romaní erano prevalentemente seguaci della dea madre induistica pre-indoeuropea (non vedica, non brahmanica), Kāli Mā (la "Madre Nera"); spostandosi in Europa e adottando il cristianesimo, il culto di Kali è stato trasmutato nel culto della santa Sara la Nera (non riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa Cattolica) ancora presente a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Camarga, Francia.
Essi quasi sempre rielaborano queste religioni inserendo i concetti mitici della loro cultura. I Rom ed i Sinti hanno la visione mitica di un mondo diviso tra forze oscure e contrarie, benefiche o malefiche, in perpetua lotta. Le due forze sono Dio e il diavolo. Dio creatore, principio del bene e il diavolo, principio del male, sono ambedue potenti e in lotta tra loro. Il Dio creatore (Del o Devél) è assistito da forze spirituali soprannaturali benigne; dall'altra parte vi sono creature maligne che agiscono nella sfera dominata dal diavolo (Beng). Inoltre essi credono ai santi ed agli spiriti dei defunti (mulé).
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