venerdì 28 febbraio 2025

28 FEBBRAIO 2025

    EUROPA PARTE 1626 - Stati dell' Europa Parte 1520

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Baschi parte 5

Un gran numero di baschi lasciò la propria terra per emigrare in altre zone del mondo durante differenti epoche storiche, sia per motivi economici che politici. I ruoli che essi occuparono nelle terre di destinazione furono principalmente nell'ambito dell'allevamento, della pesca marittima e del commercio.
Sono milioni i discendenti che vivono in America del Nord, in Sudafrica, in Australia e soprattutto in America Latina.

Juanes - La camisa negra

A tal riguardo Miguel de Unamuno disse:
«"Ci sono almeno due cose che possono essere attribuite ai baschi: la Compagnia di Gesù e la Repubblica del Cile"»
Difatti moltissimi baschi arrivarono in Cile nel corso del XVIII secolo e, grazie alla loro intraprendenza ed all'abnegazione al lavoro, riuscirono a scalare le classi sociali, andando a ricoprire ruoli d'élite. A questi si aggiunsero le migliaia di persone in fuga dalla Guerra civile spagnola, terminata nel 1939 con la vittoria di Francisco Franco, contribuendo a farne lievitare il numero: le stime attuali indicano i cileni di origine basca tra il 10% (1.600.000 di abitanti) ed il 27% (4.500.000) della popolazione totale.
Il lungo elenco delle personalità comprende Pedro Aguirre Cerda, Isabel Allende, Salvador Allende, José Manuel Balmaceda, José Miguel Carrera, Marco Enríquez-Ominami Gumucio, Federico Errázuriz Zañartu, Alberto Hurtado Cruchaga, Roberto Matta Echaurren, Gabriela Mistral, Pablo Neruda, Bernardo O'Higgins Riquelme[21], Augusto Pinochet Ugarte[22], Manuel Rodríguez Erdoíza[23], Adolfo Zaldívar, Andrés Zaldívar ed Aníbal Zañartu.
Anche l'Argentina fu un'importante meta d'arrivo specialmente tra il XIX ed il XX secolo, tanto che una quota tra il 6.4% ed il 17% dell'attuale popolazione della nazione è composta da discendenti degli emigranti baschi.
Tra essi numerosi esponenti politici: Máxima Zorreguieta, Che Guevara, Evita Perón, Justo José de Urquiza, Pedro Eugenio Aramburu e Hipólito Irigoyen, ma anche personalità come Juan de Garay.
Non da meno è l'Uruguay, anch'esso con una popolazione di origine basca pari al 10% della totale.
Altra meta fu il Messico, dove gli emigranti baschi si concentrarono nella città di Monterrey e Saltillo ed ottennero lavoro nell'industria mineraria e nell'allevamento. Segni della presenza basca si possono riscontrare nelle località nominate Nuevo Santander, Nueva Vizcaya e Durango. Inoltre in Bassa California, il cognome basco Aramburuzabala è tuttora uno dei più diffuse nello Stato. Personaggi di rilievo sono Agustín de Iturbide, Juana Inés de la Cruz, Juan de Oñate, Pancho Villa, Vicente Fox, María Félix, Dolores del Río e Alejandro González Iñárritu.

Negli Stati Uniti invece, secondo il censimento del 2000, sono 57.793 gli americani di origine basca. Le più grandi comunità basche si trovano a Boise, nell'Idaho, dove si contano circa 15.000 discendenti[31], un museo basco con relativo centro culturale che organizza un festival con cadenza annuale. Anche a Winnemucca (Nevada) si svolge annualmente un appuntamento folkloristico in cui si celebrano la danza, la cucina e la cultura basca, Altri centri di diffusione si trovano in California (Stockton, Fresno, Bakersfield, Chino e San Bernardino), Texas e Nuovo Messico.
Segni tangibili dell'emigrazione basca si ritrovano anche in Canada dove, sulla bandiera di Saint-Pierre e Miquelon, collettività d'Oltremare della Francia, è riportata l'ikurrina, la bandiera basca creata da Sabino Arana.
Recenti stime hanno inoltre quantificato in 100.000 unità I baschi risiedenti in Germania, Paesi Bassi e Gran Bretagna, per lo più emigrati per motivi politici tra il 1945 ed il 1970.





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