EUROPA PARTE 1667 - Stati dell' Europa Parte 1561
SVEZIA B
Il territorio è prevalentemente montuoso verso ovest, dove si trovano i Monti Scandinavi che separano il paese dalla Norvegia. Si tratta di un rilievo maturo, risalente all'orogenesi caledoniana, quindi caratterizzato da forme arrotondate, con l'eccezione di alcuni rilievi inaspriti dall'erosione glaciale. La zona propriamente montuosa (che culmina nei 2103 m del Kebnekaise) digrada progressivamente in un vasto altopiano particolarmente esteso nel settentrione del paese, cedendo alle pianure alluvionali in prossimità delle coste.
La parte centrale del paese, lo Svealand (dal nome degli antichi abitanti, gli "Svear") è prevalentemente pianeggiante, come anche il più meridionale Götaland ("terra dei Goti"): in queste regioni si trovano molti laghi, i maggiori dei quali sono il Vänern, il Vättern e il Mälaren. Queste sono anche le aree maggiormente coltivate, grazie al clima non troppo continentale, addolcito anche dalle estensioni lacustri.
Le isole principali della Svezia sono Gotland e Öland, entrambe nel mar Baltico: in realtà tutte le coste svedesi sono caratterizzate da una miriade di piccole isole, residui dell'attività glaciale e paraglaciale, e spesso in rapido sollevamento per l'eustatismo postglaciale. La capitale stessa, Stoccolma, sorge su centinaia di isole collegate tra di loro e alla terraferma attraverso una miriade di ponti.
Il clima della Svezia varia dal temperato fresco al temperato freddo boreale.
A causa del clima, l'agricoltura non è molto sviluppata, ma nelle zone più fertili è possibile coltivare patate e cereali, mentre le zone meno miti sono il regno di un oculato sfruttamento delle risorse forestali. Il sottosuolo è molto ricco di giacimenti di ferro, localizzati nell'estremo nord, che, come le terre bordeggianti il confine con la Norvegia, è occupato da vegetazione subpolare, limitandone lo sfruttamento all'allevamento delle renne. La Svezia fa parte della regione boreale.
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