martedì 8 aprile 2025

DALLA PARTE DELLE VITTIME: LA VERGOGNA E IL SILENZIO




ILARIA SULA

Femminicidio Ilaria Sula, “la madre di Mark Antony Samson è indagata per concorso in occultamento di cadavere”
di F. Q.
La donna avrebbe aiutato il figlio a ripulire la scena del delitto avvenuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano a Roma

La madre di Mark Antony Samson, il 23enne reo confesso del femminicidio della studentessa Ilaria Sula, è indagata per concorso in occultamento di cadavere. Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, la madre del ragazzo dopo aver sentito le urla della 22enne in camera da letto sarebbe entrata nella stanza e avrebbe scoperto che il figlio aveva appena ucciso l’ex fidanzata.
La donna avrebbe poi aiutato il figlio a ripulire la scena del delitto avvenuto nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano a Roma. Lunedì alle 14 la madre di Samson verrà interrogata negli uffici della Sezione omicidi della Squadra mobile della Questura di Roma. Il giovane, nel corso della sua confessione, ha affermato di “avere fatto tutto da solo” ma sulla ricostruzione fornita dall’indagato gli inquirenti hanno da subito nutrito dubbi. Verranno anche analizzati i tabulati telefonici del padre e della madre. Quest’ultima secondo quanto detto dal figlio nelle ore successive al fermo, si trovava nell’appartamento al momento dell’aggressione.

(FONTE IL FATTO QUOTIDIANO)


SARA CAMPANELLA

Si chiama Stefano Argentino il ragazzo sospettato del femminicidio di Sara Campanella, la studentessa 22enne originaria di Misilmeri (Palermo) uccisa ieri a Messina a coltellate. Argentino, 27 anni e originario di Noto, nel Siracusano, è stato fermato dai carabinieri del Comando provinciale di Messina dopo essere stato rintracciato in un'abitazione del suo paese. Anche lui studente nella stessa facoltà della vittima, si era ero protagonista negli ultimi due anni di reiterati comportamenti molesti e attenzioni insistenti nei confronti della giovane, dopo che i due si erano conosciuti al corso di Tecniche di laboratorio biomedico dell'ateneo di Messina "Da quando Sara Campanella si era iscritta all'università", ha spiegato il procuratore di Messina Antonio D'Amato, "Stefano Argentino le manifestava attenzioni e cercava di conquistare il suo interesse con comportamenti molesti". Dai coleghi di università descritto come un "tipo schivo e molto silenzioso", sul suo profilo Instagram, aperto nel 2020, Argentino seguiva squadre di calcio e giocatori, una cantante e profili di gaming. Presente un link all’università di Messina. Un unico post di sette anni fa, probabilmente risalente a un viaggio in Australia.

Più volte Sara aveva manifestato alle amiche il timore per i gesti del ragazzo. "Con cadenza regolare" - si legge nel provvedimento di fermo dell'indagato - "importunava la vittima, proponendosi, chiedendole di uscire e di approfondire il loro rapporto, non fermandosi neppure innanzi al rifiuto della ragazza". La studentessa aveva inviato alle amiche diversi messaggi vocali ricevuti dal collega di corso "in cui" - scrivono i magistrati - "l'indagato dava prova di un'autentica strategia molesta". In un'occasione una delle amiche all'interno dell'università era dovuta intervenire per allontanare Argentino che si lamentava che Sara "non gli sorrideva come in passato". Le due amiche hanno raccontato che il giorno del delitto, dopo le lezioni, Argentino aveva chiesto loro dove si trovasse Sara e, capito che la stessa era rimasta indietro, era andato a cercarla. Una delle colleghe poco dopo aveva ricevuto un vocale dalla vittima: "Dove siete che sono con il malato che mi segue?" le parole di Sara in quella circostanza.

(FONTE SKY TG24)

JANE DOO (NOME IGNOTO)

È stata identificata la donna trovata morta domenica sul greto del fiume Serio, ad Alzano Lombardo: si tratta di una 44enne, marocchina, che, secondo quanto riferito, avrebbe avuto "una vita molto difficile". Non era della Bergamasca, ma aveva parenti nella provincia. I carabinieri indagano per omicidio. Sono stati alcuni passanti a notare, in un tratto sassoso, il corpo semisvestito nel fiume e a dare l'allarme.
Si attende l'autopsia Secondo il Corriere di Bergamo, non si sa da quanto tempo il cadavere fosse sul luogo del ritrovamento, anche se si ipotizza un paio di giorni. Sul corpo non sono stati riscontrati segni che possano ricondurre a ferite da arma da taglio o dovute a uno sparo. Quello che, da una prima analisi, gli esperti hanno notato sono tracce di escoriazioni e questo potrebbe far ipotizzare a un possibile trascinamento della vittima. L'autopsia è fissata per mercoledì.
La donna è stata trovata in biancheria intima e con una canottiera, fa sapere il quotidiano locale. Era vicina al pilone del ponte che passa sopra il fiume Serio. La domanda è perché mai se si fosse tolta la vita, gettandosi, lo avrebbe fatto senza indumenti? Forse qualcuno ha trascinato il suo cadavere lì, dopo averla uccisa? Qualcuno che conosceva? A queste domande gli investigatori potranno rispondere meglio una volta arrivati i risultati dell'esame autoptico.

(FONTE TGCOM 24)

GAIA

Gaia, picchiata a sangue a Pozzuoli: indagine sui complici dell’ex marito
I carabinieri stanno effettuando accertamenti sul racconto di Gaia, la 25enne aggredita dal marito a Pozzuoli, per risalire all’identità delle due persone che erano con l’uomo durante il pestaggio.
Quando il suo ex l'ha aggredita, prendendola a pugni e cercando anche di farla cadere oltre la balaustra del belvedere di Pozzuoli (Napoli), non era da solo: con lui c'erano altri due uomini. A raccontarlo è stata la stessa Gaia, la 25enne di Pozzuoli che è stata aggredita sabato sera, 5 aprile, lungo via San Gennaro Agnano, la strada che dal quartiere napoletano di Bagnoli porta verso il limitrofo comune di Pozzuoli. L'ex marito è stato rintracciato poco dopo dai carabinieri e arrestato in flagranza differita per maltrattamenti in famiglia e tentato omicidio.

(FONTE: https://www.fanpage.it/napoli/gaia-picchiata-a-sangue-a-pozzuoli-indagine-sui-complici-dellex-marito/https://www.fanpage.it/)

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