Il ritrovamento di un papiro, nel 1928, da parte di Kurt Sethe, ha dimostrato come, mille anni prima della nascita della tragedia greca, il teatro fosse praticato nell'antico Egitto sotto forma del culto dei "Misteri di Osiride". Dall'archeologia è noto inoltre come la civiltà minoica conoscesse l'uso di strumenti musicali, come la cetra e il flauto, e come l'arte della danza fosse già praticata come mimica di azioni di caccia o di guerra.
La commedia è un genere teatrale caratterizzato da un argomento comico – ricco di peripezie, colpi di scena, equivoci e imbrogli – e dalla presenza del lieto fine.
Le storie messe in scena sono spesso attinte alla quotidianità, e di conseguenza prive di tutti quei risvolti eroici e solenni tipici della tragedia. Il tono, quindi, è più leggero e divertente, e mira a suscitare il sorriso e il divertimento nel pubblico.
A livello strutturale, la commedia era almeno in origine divisa in cinque episodi, ed era costituita da tre momenti che scandivano lo sviluppo della vicenda: La formulazione del desiderio
La rimozione degli ostacoli
La soddisfazione del desiderio
Da questa scansione si può ben comprendere come la commedia, quindi, non porti in scena dei profondi drammi interiori, ma dei personaggi il cui fine è quello di soddisfare i loro desideri, servendosi dell’aiuto di altri personaggi o, più semplicemente, del fato.
Come la tragedia, anche la commedia nacque in Grecia verso il VI secolo a.C., affondando le proprie radici in cerimonie religiose in cui si celebrava la fertilità e in rappresentazioni dal carattere buffonesco in cui i partecipanti, spesso travestiti da animali, cantavano e danzavano.
Ci sono innumerevoli stili e generi che possono essere impiegati dai commediografi, dai registi e dagli impresari per venire incontro ai diversi gusti del pubblico, nei diversi contesti e culture. Se ne possono elencare alcuni, anche se la lista sarà sempre incompleta, considerando il fatto che i generi elencati non si escludono a vicenda. La ricchezza del teatro è tale che i praticanti di questa disciplina possono prendere in prestito elementi di ognuno di questi stili e presentare lavori multi-disciplinari in una combinazione virtualmente infinita.Tragedia: è un dramma di intento serio e di significato in genere elevato, generalmente di tema mitologico o storico e perciò spesso ambientata fra gli dei od alla corte di un re, (vedi tragedia greca) in cui un personaggio eroico affronta gli eventi o le conseguenze delle sue azioni, e generalmente si conclude con la morte dei protagonisti o con la descrizione della loro pena. In epoca classica, raccontava un fatto perlopiù noto a tutti.
Commedia: perlopiù a lieto fine, la commedia ha temi leggeri, si occupa di problemi quotidiani e mette a nudo le debolezze dei suoi personaggi. Generalmente i personaggi sono persone comuni che si trovano negli ambienti del ceto medio-alto urbano (servi compresi). La risata è il segno più forte di complicità tra spettatore e attore, e la maestria nel delineare personaggi comici ha portato al successo numerosi attori teatrali.
Musical: (abbreviazione di musical comedy) è un genere di rappresentazione teatrale in cui l'azione viene portata avanti sulla scena non solo dalla recitazione, ma anche dalla musica, dal canto e dalla danza.
Concerto-show: è una moderna forma ‘ibrida’ di spettacolo teatrale che coniuga in modo coerente le due espressioni singolarmente ben definite e definibili. Si adatta molto bene alla messa in scena di opere liriche, musical, ecc. con l'intenzione di dare risalto all'aspetto musicale del lavoro senza trascurare, quando e dove possibile, quelli scenografici, costumistici, coreografici, di ambientazione. Per la sua stessa flessibilità nella messa in scena, si adatta ad ambienti anche di dimensioni ridotte. In tempi recenti risulta arricchito, e quindi maggiormente gradevole, dalle moderne tecnologie in campo audiovisivo. Un esempio recente, con ritorni positivi da parte degli spettatori, è rappresentato dall'Opera Musicale Moderna “Raffaello e la leggenda della Fornarina” (Musica e Libretto: Giancarlo Acquisti) presentata in questa veste di Concerto-Show, nel 2011, al Teatro Argentina di Roma e successivamente ai “Musei Capitolini”. A esso si stanno ispirando nuovi spettacoli:
Commedia dell'arte: è una rappresentazione in cui gli attori, basandosi su un canovaccio, rappresentano vicende ispirate alla realtà quotidiana, arricchite con numeri acrobatici, danze e canti, e con l'ausilio di maschere.
Teatro dell'assurdo: è in genere riferito ad un particolare stile teatrale di scrittori di teatro europei ed americani sviluppatosi tra gli anni quaranta e sessanta del Novecento; si caratterizza per dialoghi apparentemente senza significato, ripetitivi e senza connessioni logiche.
Grand Guignol: è un dramma contenente scene macabre di pronunciata e spesso esagerata efferatezza, con l'ausilio di effetti speciali più o meno rudimentali.
Mimo: è una rappresentazione di azioni, caratteri e personaggi che si serva solamente della gestualità piuttosto che della parola.
Kabuki: è una forma di teatro, sorta in Giappone all'inizio del '600. Le vicende sono espresse attraverso l'emotività dei singoli personaggi, il particolare prevale sempre su considerazioni morali o politiche di carattere generale. Al testo, che spesso non ha un'unitarietà narrativa, si aggiungono movimenti stilizzati e un uso della voce vicino al canto.
Nō: è una forma di teatro sorta in Giappone nel XIV secolo che presuppone una cultura elevata per essere compreso, a differenza del Kabuki che ne rappresenta la sua volgarizzazione. È caratterizzato dalla lentezza, da una grazia spartana e dall'uso di maschere caratteristiche.
La commedia è un genere teatrale caratterizzato da un argomento comico – ricco di peripezie, colpi di scena, equivoci e imbrogli – e dalla presenza del lieto fine.
Le storie messe in scena sono spesso attinte alla quotidianità, e di conseguenza prive di tutti quei risvolti eroici e solenni tipici della tragedia. Il tono, quindi, è più leggero e divertente, e mira a suscitare il sorriso e il divertimento nel pubblico.
La commedia: storia e caratteristiche
I personaggi sono comuni, appartengono solitamente al popolo e, almeno in origine, rappresentano dei tipi, ovvero hanno delle caratteristiche specifiche che rimangono costanti all’interno della messa in scena. Appartenendo essi a un ceto non elevato, i personaggi della commedia si esprimono con una lingua colloquiale, spesso facendo ricorso anche a termini volgari. A livello strutturale, la commedia era almeno in origine divisa in cinque episodi, ed era costituita da tre momenti che scandivano lo sviluppo della vicenda: La formulazione del desiderio
La rimozione degli ostacoli
La soddisfazione del desiderio
Da questa scansione si può ben comprendere come la commedia, quindi, non porti in scena dei profondi drammi interiori, ma dei personaggi il cui fine è quello di soddisfare i loro desideri, servendosi dell’aiuto di altri personaggi o, più semplicemente, del fato.
La nascita della commedia
Come la tragedia, anche la commedia nacque in Grecia verso il VI secolo a.C., affondando le proprie radici in cerimonie religiose in cui si celebrava la fertilità e in rappresentazioni dal carattere buffonesco in cui i partecipanti, spesso travestiti da animali, cantavano e danzavano.
Ci sono innumerevoli stili e generi che possono essere impiegati dai commediografi, dai registi e dagli impresari per venire incontro ai diversi gusti del pubblico, nei diversi contesti e culture. Se ne possono elencare alcuni, anche se la lista sarà sempre incompleta, considerando il fatto che i generi elencati non si escludono a vicenda. La ricchezza del teatro è tale che i praticanti di questa disciplina possono prendere in prestito elementi di ognuno di questi stili e presentare lavori multi-disciplinari in una combinazione virtualmente infinita.Tragedia: è un dramma di intento serio e di significato in genere elevato, generalmente di tema mitologico o storico e perciò spesso ambientata fra gli dei od alla corte di un re, (vedi tragedia greca) in cui un personaggio eroico affronta gli eventi o le conseguenze delle sue azioni, e generalmente si conclude con la morte dei protagonisti o con la descrizione della loro pena. In epoca classica, raccontava un fatto perlopiù noto a tutti.
Commedia: perlopiù a lieto fine, la commedia ha temi leggeri, si occupa di problemi quotidiani e mette a nudo le debolezze dei suoi personaggi. Generalmente i personaggi sono persone comuni che si trovano negli ambienti del ceto medio-alto urbano (servi compresi). La risata è il segno più forte di complicità tra spettatore e attore, e la maestria nel delineare personaggi comici ha portato al successo numerosi attori teatrali.
Musical: (abbreviazione di musical comedy) è un genere di rappresentazione teatrale in cui l'azione viene portata avanti sulla scena non solo dalla recitazione, ma anche dalla musica, dal canto e dalla danza.
Concerto-show: è una moderna forma ‘ibrida’ di spettacolo teatrale che coniuga in modo coerente le due espressioni singolarmente ben definite e definibili. Si adatta molto bene alla messa in scena di opere liriche, musical, ecc. con l'intenzione di dare risalto all'aspetto musicale del lavoro senza trascurare, quando e dove possibile, quelli scenografici, costumistici, coreografici, di ambientazione. Per la sua stessa flessibilità nella messa in scena, si adatta ad ambienti anche di dimensioni ridotte. In tempi recenti risulta arricchito, e quindi maggiormente gradevole, dalle moderne tecnologie in campo audiovisivo. Un esempio recente, con ritorni positivi da parte degli spettatori, è rappresentato dall'Opera Musicale Moderna “Raffaello e la leggenda della Fornarina” (Musica e Libretto: Giancarlo Acquisti) presentata in questa veste di Concerto-Show, nel 2011, al Teatro Argentina di Roma e successivamente ai “Musei Capitolini”. A esso si stanno ispirando nuovi spettacoli:
Commedia dell'arte: è una rappresentazione in cui gli attori, basandosi su un canovaccio, rappresentano vicende ispirate alla realtà quotidiana, arricchite con numeri acrobatici, danze e canti, e con l'ausilio di maschere.
Teatro dell'assurdo: è in genere riferito ad un particolare stile teatrale di scrittori di teatro europei ed americani sviluppatosi tra gli anni quaranta e sessanta del Novecento; si caratterizza per dialoghi apparentemente senza significato, ripetitivi e senza connessioni logiche.
Grand Guignol: è un dramma contenente scene macabre di pronunciata e spesso esagerata efferatezza, con l'ausilio di effetti speciali più o meno rudimentali.
Mimo: è una rappresentazione di azioni, caratteri e personaggi che si serva solamente della gestualità piuttosto che della parola.
Kabuki: è una forma di teatro, sorta in Giappone all'inizio del '600. Le vicende sono espresse attraverso l'emotività dei singoli personaggi, il particolare prevale sempre su considerazioni morali o politiche di carattere generale. Al testo, che spesso non ha un'unitarietà narrativa, si aggiungono movimenti stilizzati e un uso della voce vicino al canto.
Nō: è una forma di teatro sorta in Giappone nel XIV secolo che presuppone una cultura elevata per essere compreso, a differenza del Kabuki che ne rappresenta la sua volgarizzazione. È caratterizzato dalla lentezza, da una grazia spartana e dall'uso di maschere caratteristiche.
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