EUROPA PARTE 1705 - Stati dell' Europa Parte 1599
SVEZIA AP
Cultura 3
Patrimoni dell'umanità
Numerosi siti della Svezia sono stati iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Letteratura
Tra gli autori svedesi noti internazionalmente vi sono Henning Mankell, August Strindberg, Selma Lagerlöf, Vilhelm Moberg, Harry Martinson, Stieg Larsson, autore della trilogia Millennium, Camilla Läckberg, autrice di gialli ambientati a Fjällbacka e Astrid Lindgren, la nota autrice di libri per bambini.
Premio Nobel per la letteratura:
1909 Selma Lagerlöf
1916 Verner von Heidenstam
1931 Erik Axel Karlfeldt
1951 Pär Lagerkvist
1966 Nelly Sachs (condiviso)
1974 Eyvind Johnson (condiviso)
1974 Harry Martinson (condiviso)
2011 Tomas Tranströmer
Note figure del mondo mitologico svedese e scandinavo in generale, possono essere considerate i Troll e le Huldra.
1916 Verner von Heidenstam
1931 Erik Axel Karlfeldt
1951 Pär Lagerkvist
1966 Nelly Sachs (condiviso)
1974 Eyvind Johnson (condiviso)
1974 Harry Martinson (condiviso)
2011 Tomas Tranströmer
Mitologia
Note figure del mondo mitologico svedese e scandinavo in generale, possono essere considerate i Troll e le Huldra.
I Troll
Trattandosi di una figura evolutasi in un contesto di tradizioni orali e grande dispersione geografica, le caratteristiche fisiche e comportamentali del troll non sono codificate con precisione. Normalmente è descritto come una creatura ruvida, irsuta e rozza, dotata di un grosso naso e di una coda dal folto pelo e con solo quattro dita per ogni mano o piede.
In linea di massima, a seconda del filone folcloristico di provenienza, è possibile identificare due tipi di troll: uno di dimensioni gigantesche e dal comportamento maligno (simile a un orco) e uno di dimensioni umane e dal comportamento benevolo. Si racconta che i troll rubino i bambini alle famiglie mentre dormono e mettano nel letto un changeling, oppure un cucciolo di troll. Questa era normalmente la giustificazione che si dava alla nascita di figli deformi. Per i norvegesi, invece, i troll hanno il vizio di molestare i caproni e non sopportano il suono delle campane.
Il Troll rimane stordito dal suono delle campane, quando è colpito dalla luce del sole diventa di pietra: dunque si muove solo di notte o nella foresta più fitta; ha un carattere il più delle volte malvagio oppure buono ma birichino, talvolta è una creatura stupida; ha un aspetto orripilante e può diventare molto violento; il più delle volte solo i bambini possono vederlo; solitamente condivide con altri esemplari le caverne naturali presso dei corsi d'acqua che utilizza per bere; può essere molto goloso.In linea di massima, a seconda del filone folcloristico di provenienza, è possibile identificare due tipi di troll: uno di dimensioni gigantesche e dal comportamento maligno (simile a un orco) e uno di dimensioni umane e dal comportamento benevolo. Si racconta che i troll rubino i bambini alle famiglie mentre dormono e mettano nel letto un changeling, oppure un cucciolo di troll. Questa era normalmente la giustificazione che si dava alla nascita di figli deformi. Per i norvegesi, invece, i troll hanno il vizio di molestare i caproni e non sopportano il suono delle campane.
I troll scozzesi si chiamano trow e sono bassi, invisibili e notturni.
Le Huldra
Nel folclore scandinavo, le huldre o uldre (norvegese, derivante dalla radice che indica "coperto" o "segreto") sono delle seducenti creature della foresta. Altri nomi includono lo svedese skogsrå o skogsfru (che significa "dama della foresta") e Tallemaja (Maria del pino). Un uldro è chiamato huldu, oppure in Norvegia huldrekall. Il nome suggerisce una analogia con la figura di vǫlva Huld e dal tedesco Holda.
L'huldra possiede una bellezza spiazzante e, a volte, viene rappresentata nuda e con lunghi capelli; ella vista di spalle somiglia al tronco di un vecchio albero e possiede una coda animale. In Norvegia si tramanda che abbia la coda di una mucca e in Svezia la coda di mucca viene spesso sostituita da quella di volpe.
In Norvegia l'huldra viene spesso descritta come la tipica lattaia con indosso gli abiti di una ragazza di fattoria, anche se molto più appariscente rispetto alla maggior parte delle ragazze.
L'huldra è una delle parecchie rå (custode, guardiana), come l'acquatica sjörå (o havsfru), successivamente identificata con la sirena, e la bergsrå.
Maggiori informazioni possono essere trovate nella collezione norvegese di racconti popolari di Peder Christian Asbjørnsen e Jørgen Moe.
Durante il XVIII secolo si distinse nel campo, non solo della filosofia, ma anche con importanti contributi nel campo della teosofia Emanuel Swedenborg (1688-1772), tra precursori dello spiritismo, autore dell'opera Cielo e inferno (1758).
L'huldra possiede una bellezza spiazzante e, a volte, viene rappresentata nuda e con lunghi capelli; ella vista di spalle somiglia al tronco di un vecchio albero e possiede una coda animale. In Norvegia si tramanda che abbia la coda di una mucca e in Svezia la coda di mucca viene spesso sostituita da quella di volpe.
In Norvegia l'huldra viene spesso descritta come la tipica lattaia con indosso gli abiti di una ragazza di fattoria, anche se molto più appariscente rispetto alla maggior parte delle ragazze.
L'huldra è una delle parecchie rå (custode, guardiana), come l'acquatica sjörå (o havsfru), successivamente identificata con la sirena, e la bergsrå.
Maggiori informazioni possono essere trovate nella collezione norvegese di racconti popolari di Peder Christian Asbjørnsen e Jørgen Moe.
Filosofia
Durante il XVIII secolo si distinse nel campo, non solo della filosofia, ma anche con importanti contributi nel campo della teosofia Emanuel Swedenborg (1688-1772), tra precursori dello spiritismo, autore dell'opera Cielo e inferno (1758).
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