martedì 22 luglio 2025

TERZA PAGINA: TURISMO VACANZE IERI E OGGI

E in vacanza si legge. O forse era ieri che si leggevano libri? Un giallo, o noir.... Che sia al fresco in montagna o sotto  l'ombrellone.. cartaceo o in digitale....


Tratto da Il Reporter & il Detective... 

..."Paolo aveva gli occhi pieni del verde smeraldo che la natura offriva e respirava sentori a lui sconosciuti, quando i suoi pensieri si spostarono su Manaus, nella regione del Nord.

La tecnica era sempre la stessa per conoscere la zona. Grazie alle informazioni delle persone incontrate a Torino avrebbe risparmiato un bel po’ di tempo. Che clima si respirava?

Nel sedile posteriore del taxi che lo accompagnava al suo albergo osservava Manaus, la città della giungla con un milione di abitanti, il Teatro dell’Opera, il Salao Nobre, grandi alberghi, industrie e zona franca; fontane e gloriose piazze, autobus e nelle strade legioni di venditori ambulanti. La gran ciudad, comunque città di frontiera, con presenza militare evidente. 

Arrivò all’Hotel Nepentha, un albergo di gran lunga più lussuoso di quanto avesse bisogno. Con gran sollievo trovò l’enorme hall molto affollata, un’umanità numerosa e indaffarata andava e veniva. Nessuno avrebbe fatto caso a lui. Proprio quel che occorreva. Raggiunse la reception per le formalità di routine e per poco non combinò un casino. Stava per dare all’impiegato il passaporto di Paolo anziché quello di Claudio. La stanchezza lo stava vincendo e poteva commettere errori grossolani. Meglio staccare la spina per un po’ e raccogliere le idee. Salì nella stanza ampia ed accogliente con un cesto di frutta tropicale e biglietto di benvenuto. Prima di entrare nella doccia ordinò qualcosa da mangiare, che arrivò quasi un’ora dopo con le scuse del cameriere per il disguido. Accese la televisione per le notizie, ma non c’era nulla di particolare. Si addormentò poco dopo.

Il giorno seguente fece un giro nella città e sul Rio delle Amazzoni.

I due specchi francesi che avevano reso famoso il Salao Nobre, riflettevano la decadenza della città. Tutto aveva un che di triste. Navigò un tratto del Rio. Il battello di legno lo introdusse in un mondo a sé, dove migliaia di imbarcazioni si incrociavano continuamente, città e villaggi si alternavano a centinaia e migliaia di esseri umani ci vivevano; tutto sulle sponde di una massa di acqua torbida, enorme e viva. Il fiume più grande del mondo, dove lo sguardo si perde all’orizzonte, senza vedere la sponda opposta. Acque solo lievemente increspate guardavano  le canoe degli indios e le barche di legno scivolare via come piume. Dalle foreste si alternavano profumi di erbe a sentori di mercati colorati di venditori, di frutta esotica e banchetti di friggitura. Il battello si muoveva pigro sul fiume fra tronchi e piante acquatiche, pescatori che lavoravano con piccole reti e con arpioni; delfini più grandi dalla pelle rosata che ogni tanto si lasciavano vedere, mentre i più piccoli, quelli grigi, restavano sotto il pelo dell’acqua. A pomeriggio inoltrato tornò in albergo, prese il moleskin per aggiornarlo. Qual era il trait-d’union fra le due città distanti almeno un’ora di volo? Qual era il punto di partenza delle indagini?".... 

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