lunedì 6 ottobre 2014

4 OTTOBRE 2014

Dopo Arabia Saudita....


YEMEN

Lo Yemen è uno Stato posto all'estremità meridionale della Penisola araba; il suo nome ufficiale è Repubblica Unita dello Yemen.
Confina con l'Arabia Saudita e l'Oman. Le sue coste sono bagnate dal Mar Rosso e dal Golfo di Aden, Oceano Indiano.
La repubblica dello Yemen, oltre al territorio continentale, comprende l'arcipelago di Socotra, composto da quattro isole di cui l'isola di Socotra, nell'Oceano Indiano, e gli arcipelaghi di Perim e Kamaran nel Mar Rosso.
Economicamente lo Yemen è tra i Paesi più poveri del mondo, con condizioni di sottosviluppo diffuso e dipendenza pressoché totale da aiuti esterni, nonostante indubbi progressi siano stati fatti dal 1990, anno della riunificazione.
Lo Yemen è quasi esclusivamente abitato da cittadini di etnia araba. Il 93% della popolazione è composto da yemeniti; il resto sono somali (3%), neri (2%) ed europei (1%); nel 2012 la popolazione era di oltre 24 milioni di abitanti, con una densità per km quadrato di 46,92 abitanti e un tasso di crescita del 2,58 al nel 2012.

ARABI


I Califfi Ortodossi
Il rafforzamento delle strutture politiche e amministrative

Il califfo ʿOmar si dedicò al rafforzamento delle strutture amministrative, stabilì con l'istituto del dīwān, amministrazione scritta, che gli infedeli versassero "per essere accolti e protetti" un'imposta personale, jizya, e una tassa fondiaria, kharāj, mentre i musulmani e i convertiti all'Islam pagavano una sola tassa, l'elemosina obbligatoria, zakāt. Lo stato requisì le terre abbandonate dal proprietari di fronte all'avanzata delle truppe mentre per i proprietari rimasti furono istituite delle tasse fondiarie; venne creato un efficiente organo amministrativo, che aveva il compito specifico di pagare il soldo ai combattenti e le pensioni alle vedove dei caduti e ai loro figli rimasti orfani, dīwān al-harb, cioè "amministrazione militare".
I primi conflitti nell'Impero arabo
Al tempo di ʿOthmān cominciarono a delinearsi contrasti e conflitti nel mondo arabo. Il califfo fu accusato di favorire i propri potenti famigliari, gli Omayyadi. Contemporaneamente, poiché ʿOthman aveva provveduto a una definitiva redazione scritta del testo coranico, si ribellarono i Qurrà, o "recitatori" del Libro sacro, che contribuirono (con le insoddisfatte popolazioni egiziane e di Kufa) a provocare nel 656 un complotto che finì con l'assassinio dello stesso califfo.
Ali Ibn Abi Talib
Per alcuni anni il califfato fu retto da ʿAlī b. Abī Ṭālib, cugino e genero del profeta Maometto, che dovette lottare contro gli Omayyadi e affrontare la rivolta scismatica del kharigiti, culminata nel 661 nell'assassinio dello stesso ʿAlī, ucciso da un kharigita avverso tanto a lui quanto al suo antagonista Muʿāwiya b. Abī Sufyān, che chiedeva si punissero i responsabili dell'omicidio del suo parente ʿOthmān e che sarà il fondatore della dinastia omayyade. L'uccisione di ʿAlī causò la nascita di un forte sentimento alide che più tardi evolverà nello Sciismo, che sosteneva per ʿAlī e i suoi diretti discendenti il legittimo potere califfale.
Dal 661, fino al 750, il califfato diventò dinastico e fu retto da una serie di califfi appartenenti tutti alla famiglia omayyade, del ramo sufyanide dapprima e di quello marwanide poi.


Antonio Vivaldi - L'Inverno





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