domenica 15 gennaio 2017

15 GENNAIO 2017

E questo Paese ha una lunga storia...

GIAMAICA PARTE 2

Storia

Indigeni Arawak o Taino originari del Sud America si stabilirono per la prima volta sull'isola tra il 1000 e il 1400 a.C. Sebbene alcuni studi indichino che la loro scomparsa risale al contatto con gli europei, altri studiosi sostengono che a questo contatto alcuni indigeni siano sopravvissuti.
Cristoforo Colombo sbarcò sull'isola nel 1494, approdando a Discovery Bay, fra Ocho Rios e Montego Bay. Descrisse la nuova scoperta come «la più bella isola che occhio umano abbia mai veduto» e la battezzò Santiago. Successivamente, la Giamaica fu rivendicata dalla Spagna, che vi istituì una propria colonia: nacque così la Giamaica spagnola, o Colonia di Santiago, cosiddetta da Santiago de la Vega, capitale della colonia. La conquista dell'isola fu portata a termine dai Re Cattolici nel primo decennio del XVI secolo.
Nel 1655, tuttavia, l'ammiraglio britannico William Penn (padre di William Penn di Pennsylvania) e il generale Venables si impadronirono dell'isola. La Spagna riconobbe ufficialmente la sovranità britannica sulla Giamaica con il Trattato di Madrid del 1670: l'isola divenne quindi una colonia della corona britannica, la Colonia della Giamaica. Durante i due secoli di dominio britannico, la Giamaica divenne la prima nazione al mondo per le esportazioni di zucchero e produsse oltre 77 000 tonnellate di zucchero ogni anno tra il 1820 e il 1824, risultato raggiunto attraverso l'uso massiccio del lavoro degli schiavi importati dall'Africa.
All'inizio del XIX secolo la consistente importazione di schiavi da parte del Regno Unito ebbe l'effetto di aumentare la popolazione dei neri, che superarono i bianchi con un rapporto di 20 a 1, il che provocò costanti minacce di rivolta. In seguito a una serie di ribellioni (come l'insurrezione del 1830) la schiavitù fu formalmente abolita nel 1834, con la completa emancipazione dalla schiavitù dei beni mobili che fu dichiarata nel 1838.
La Giamaica guadagnò progressivamente la sua indipendenza dal Regno Unito e nel 1958 divenne una provincia della Federazione delle Indie Occidentali, un organismo che comprendeva tutte le Indie Occidentali Britanniche. La Giamaica ottenne piena indipendenza staccandosi dalla Federazione delle Indie Occidentali e dal Regno Unito il 6 agosto 1962.
La crescita del debito estero sotto il governo di Michael Manley, determinato ad alleviare le condizioni di grave iniquità economica della Giamaica, portò all'imposizione delle misure di austerità del FMI. Il peggioramento delle condizioni economiche e il coinvolgimento della CIA a causa del socialismo internazionale di Manley e alla sua amicizia con Fidel Castro portarono a una disperata campagna totale di rielezione tra il Partito Nazionale del Popolo di Manley e il principale partito di opposizione, il Partito Laburista Giamaicano. Entrambi i partiti politici divennero collusi con bande rivali debitamente armate di Kingston. Questa politica, insieme al crescente stato di emergenza dovuto al fatto che la Giamaica era un centro di smistamento della cocaina durante gli anni ottanta condusse a frequenti episodi di violenza e servì solo a impoverire ulteriormente un'ampia parte della popolazione giamaicana.
Il risultato più estremo di questa spirale di violenza, droga e povertà fu la brutale guerra di sparatorie che si verificò per le strade di Kingston a partire dalla metà degli anni novanta in poi. Nella circostanza le forze di polizia giamaicane sono state accusate di complicità in questa feroce zona dell'isola. Tuttavia si deve notare che le zone rurali dell'isola, specialmente località di ritrovo di Negril, Montego Bay e Ocho Rios, rimangono piuttosto sicure. Bisogna ricordare, comunque, che la Giamaica resta uno dei paesi con il più alto tasso di omicidi al mondo.
Le ex capitali della Giamaica includono Port Royal, dove esercitò il potere il pirata Governatore Morgan, e che fu distrutta da una tempesta e da un terremoto, e Spanish Town, nel distretto di Saint Catherine, la vecchia capitale coloniale spagnola e la capitale inglese durante il XVIII e il XIX secolo.






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