domenica 26 marzo 2017

26 MARZO 2017

ISOLE VERGINI

Popolazioni Parte 5

CARIBE
 Aspetti culturali
Organizzazione sociale


I Caribe si raggruppavano in clan familiari chiamati cacicazgos, mantenendo alleanze come popoli federati. Non risiedevano in villaggi; ma le loro gigantesche capanne costruite in fango rinforzato con foglie di palma (sistema noto come "bahareque") erano distanti tra di loro. Nella costruzione impiegavano travi portanti in legno, tetti in palma intrecciata, divisori e pareti interne di canne intrecciate, canna brava, alcuni tipi di cactus. Le aree di lavoro annesse all'abitazione venivano chiamate "caney".

Attività economica
L'abbondanza nel mare dei Caraibi di grosse specie ittiche (curvina, ròbalo, mero, tartaruga marina, wahoo) , tanto negli oceani come nei fiumi, consentì loro un'alimentazione altamente proteica. Gli indiani caribe conservavano per lungo tempo il pescato grazie a procedure come la salatura, l'esposizione al sole e al forte e costante vento, in qualche caso affumicavano il pesce. Cucinavano tramite la grigliata barbacoa, ossia utilizzando un tavolo di legno coperto di sabbia di spiaggia (che manteneva e distribuiva omogeneamente il calore). Spesso avvolgevano i cibi in foglie di banana, procedura che portò lentamente agli involtini di mais noti come hallaco iritari.
Nell'agricoltura, come nel America centrale dominava il Mais. Ma inoltre si nutrivano di patate, "arracachas", "uchuvas", "yucca", Mandioca, Coca, Tabaco, Algodón, Cacao, Aji, "achira", "avocado", fagioli, "qhuyama", "guayanas", "guaiaba", "mameys".

Decorazioni corporee
In genere queste etnie delle regioni tropicali avevano l'abitudine di non coprire i genitali o le natiche, e attraverso la nudità venivano distinte le classi di età. Anziani e adulti si coprivano con gonnellini di foglie o pelle, mentre le giovani donne non sposate rimanevano nude, come anche i giovani divenuti guerrieri da poco. Anche i bambini erano nudi fino a che non compivano quindici anni. Adoperavano pigmenti vegetali e minerali per la creazione di tinte cosmetiche, che oltre a fornire protezione contro insetti, erano principalmente un identificativo della famiglia, della tribù e del clan davanti alle altre etnie. Il tatuaggio sulla faccia, identificativo del nome di famiglia, è stato ampiamente descritto da ricercatori che hanno studiato i popoli koriguages; questa tribù utilizza disegni stilizzati di colore nero, rappresentanti l'animale caratteristico della loro famiglia. Tra i disegni più comuni: pipistrello, giaguaro, ragno e scimmia, molto simili a quelli usati dagli Embera e Karajá del territorio del Rio delle Amazzoni e da un buon numero di famiglie appartenenti all'etnia caribe.

Aspetti antropologici
La modificazione del cranio è un aspetto culturale inequivocabile che permette identificare questi naviganti in tutte le regioni d'America, nal momento che usavano tavolette ortopediche sin da bambini per modificarne la forma.

Modificavano la forma delle loro braccia e gambe con l'uso di strette "pitas" (corde di fibre intrecciate), perforavano il naso e il lobulo dell'orecchio, usavano corone in diversi materiali, maschere, diademi di penne, braccialetti e altri pendenti. In generale i caribe utilizzano spesso le decorazioni con penne di uccelli (nel fabbricare le quali sono molto esperti), principalmente tra le tribù ojonas e macusis. Fabbricavano le "hamacas" delle dimensioni da un letto a quella di una culla (tessute in telaio con fibre vegetali). L'incoronamento di cacicchi, altri riti e atti vari si tramutavano in feste, dove danzavano al ritmo di maracas, fotuto, yaporojas e altre tamboras, utilizzando bevande fermentate (Chicha) provenienti da diverse piante. Queste feste erano animate da canti e da musica, ballavano danze imitando gli animali. Erano nuotatori molto abili. Tra le armi utilizzate da queste genti troviamo: lance, bodoqueras, archi e frecce, oltre alle macanas, le fionde e la cerbottana.

Una delle tradizioni per noi più inquietanti è la tassidermia umana, vincolo etnico dei Caribe, da loro giustificato come mezzo per catturare l'essenza totale o spirito della vittima, che gli europei, non comprendendo la dimensione spirituale di questi oggetti, giudicarono come macabri amuleti. Ad esempio possiamo citare l'ostentazione delle teste dei nemici ridotte a minime dimensioni, in uno stato superiore di mummificazione, con propositi religiosi.

Unioni familiari
Le etnie dei Caribe praticavano la poligamia maschile per endogamia ed esogamia, quest'ultima con dimensioni antropologiche molto significative, in rapporto intimo con il carattere espansionista di quest'etnia. Si verifica anche l'esogamia in casi di unioni consensuali, raramente il matriarcato e più frequentemente varianti del tipo patriarcale, seguendo accordi tra le famiglie (ad esempio possiamo menzionare il lignaggio dei Tama). Nelle unioni non consensuali, i Caribe dominavano le popolazioni nemiche, sterminando tutti gli individui di sesso maschile (nemmeno i bambini erano risparmiati), lasciando in vita soltanto le donne dell'etnia sottomessa, assicurando così la trasmissione del materiale genetico in modo patrilineare.


Seal - This could be Heaven

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