giovedì 24 luglio 2014

24 LUGLIO 2014

Dal Lesotho in Swaziland il passo è breve....

SWAZILAND

Il Regno dello Swaziland, Ngwana, è una nazione dell'Africa del Sud. È situata sul fianco orientale dei monti Drakensberg e confina con il Sudafrica, il Mozambico; non ha sbocco sul mare. Dista 80 km dall'Oceano Indiano. Il paese ha un basso livello di sviluppo economico.
La reggenza e il regno di Mswati III
Sobhuza II morì nel 1982. In base alle norme dinastiche vigenti nel paese, la sua morte diede inizio a un periodo di reggenza nell'attesa che il Liqoqo, il "Consiglio della Corona" designasse il successore. La reggenza venne inizialmente affidata alla regina Dzeliwe, "La grande elefantessa", titolo riservato alla prima moglie del sovrano, e dal 1983 alla regina Ntombi. Nel frattempo, le elezioni del 1983 premiarono gli assolutisti del Tibiyo.
Nel 1986 vene incoronato il nuovo re, il diciottenne Makhosetive, che assunse il nome di Mswati III. Questi iniziò il proprio governo con l'avvicinamento al clan Dlamini, formalizzato dall'incarico di primo ministro a Sotja Dlamini, sostituito nel 1989 da Obert Dlamini.
Con la caduta dell'apartheid in Sudafrica, lo Swaziland modificò la propria posizione in politica estera, prendendo le distanze dal nuovo Sudafrica. Fra le conseguenze di questa nuova situazione vi fu la rivendicazione da parte di Mswati III di alcuni territori limitrofi allo Swaziland e appartenenti al Sudafrica (2000).
Nel 2001, in parte con motivazioni legate alla lotta all'AIDS, Mswati III ha introdotto la legge della castità, che impone la castità femminile fino al compimento del ventiquattresimo anno di età. Recentemente sono state concesse deroghe per alcune giovani spose.
Nel 2006 il re ha promulgato una nuova costituzione che introduce la monarchia assoluta. Il parlamento ha ora solo poteri consultivi. I partiti politici sono sciolti: la costituzione ammette solo l'associazionismo apartitico.
Gli swazi, una popolazione del gruppo bantu, costituiscono circa l'84% della popolazione. A questi si aggiungono altri gruppi bantu, soprattutto zulu e sotho, che complessivamente rappresentano circa il 12%. Il resto è da suddividersi tra bianchi di origine anglosassone, boeri, indiani, meticci, incroci tra bianchi e asiatici e mulatti, incroci tra bianchi e bantu.
Le diverse etnie dello Swaziland sono da sempre assai ben integrate tra loro, come dimostrano le feste per il genetliaco del re (19 aprile), durante le quali anche i non swazi, bianchi compresi, si uniscono alle danze tradizionali.
Tra le tradizioni popolari più importanti degli swazi si ha il vero e proprio culto delle feste nazionali, durante le quali il popolo esprime la maggior parte delle proprie più antiche usanze. Oltre al Genetliaco del Re (19 aprile), si hanno: il Genetliaco del Re Padre, ossia del re precedente all'attuale (22 luglio), l'Umhlanga, "danza del giunco", 1 settembre, che si protrae per più giorni. In questa occasione, decine di migliaia di giovani donne in età da matrimonio, sfilano in abiti tradizionali, che le lasciano quasi nude di fronte al re, cercando di attirare la sua attenzione. In queste occasioni il sovrano sceglie di norma almeno una moglie da aggiungere al suo harem, nel paese è infatti ammessa e talora favorita la poligamia. Altra importante cerimonia è l'Incwala, "primi frutti", 16 dicembre. In quest'occasione i bemanti, "uomini istruiti", portano piante, acqua di fiume e spuma alla reggia. Il re accoglie questi uomini, danza innanzi a loro e, se lo ritiene opportuno, mangia una zucca, segno che indica l'inizio del raccolto. Infine si hanno la Festa della Bandiera (25 aprile), il Somhlolo, ovvero la Festa dell'Indipendenza, 6 settembre, e il Natale (25 dicembre), da tempo acquisito nelle usanze swazi come festa nazionale.


Chris Isaak - Wicked Game

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