lunedì 18 agosto 2014

10 AGOSTO 2014

Ed ora andiamo ad approfondire la conoscenza delle etnie presenti in Egitto...

EGITTO

L'Egitto, ufficialmente la Repubblica Araba d'Egitto, è un paese transcontinentale che attraversa l'angolo nord-est dell'Africa e l'angolo sud-ovest dell'Asia attraverso un ponte di terra formato dalla penisola del Sinai. La maggior parte del suo territorio di 1.001.000 chilometri quadrati si trova nel Nord Africa e confina con il mar Mediterraneo, la striscia di Gaza e Israele, a nord-est, il golfo di Agaba, il mar Rosso, il Sudan e la Libia.
L'Egitto è uno dei paesi più popolosi dell'Africa e del Vicino Oriente, e il 15° più popolato al mondo. La grande maggioranza dei suoi oltre 84 milioni di abitanti vivono vicino alle rive del Nilo, su una superficie di circa 40.000 chilometri quadrati, dove si trova l'unica terra arabile del paese. Le grandi regioni del deserto del Sahara, che costituiscono la maggior parte del territorio dell'Egitto, sono scarsamente abitate. Circa la metà dei residenti in Egitto vive in aree urbane, con la maggior diffusione di centri densamente popolati a Cairo, Alessandria e altre grandi città del delta del Nilo.
L'Egitto ha una delle più lunghe storie di ogni Stato moderno, essendo stata continuamente abitata dal 10° millennio a.C. I suoi monumenti, come la piramide di Giza e la Grande Sfinge, sono stati costruiti per la sua antica civiltà, che è stata una delle più avanzate del suo tempo. Le sue antiche rovine, come quelle di Menfi, Tebe, Karnak e la Valle dei Re, al di fuori di Luxor, sono un focus significativo di studi archeologici e di interesse popolare. La ricca eredità culturale dell'Egitto, così come l'attrazione della sua riviera del mar Rosso, hanno fatto del turismo una parte vitale dell'economia, che impiega circa il 12% della forza lavoro del paese.
L'economia dell'Egitto è una delle più diversificate del Medio Oriente, con settori quali il turismo, l'agricoltura, l'industria e dei servizi a livelli di produzione senza uguali. L'Egitto è considerato una media potenza, con una significativa influenza culturale, politica e militare in Nord Africa, il Vicino Oriente e il mondo musulmano.
La popolazione è costituita quasi interamente da arabi (99,6%) ed è concentrata, con una densità elevatissima, lungo la valle del Nilo. Vi è anche una minoranza di Berberi che vivono nelle oasi del deserto. Data la vastità del territorio desertico, la densità media è bassa.
Quelli degli Arabi e degli Egiziani sono i gruppi etnici dominanti del paese, che comprendono il 94% della popolazione. Fra le minoranze etniche si contano: le tribù arabe di Beduini nei deserti a est del Nilo e nel Sinai; i Berberi, Amazigh, dell'oasi di Siwa nel Sahara a ovest del Nilo; le antiche comunità di Nubiani dell'alto Nilo; le comunità tribali di Begi nell'estremo sud-est; i clan Dom del Delta del Nilo e del Fayum. L'antichissima e vivacissima comunità ebraica è virtualmente scomparsa per emigrazione tra il 1948 e il 1962, anche se dopo la pace con Israele molti tornano in visita ai siti storici e archeologici delle principali città. L'Egitto ospita anche un numero imprecisato di rifugiati politici: circa 70.000 palestinesi, storicamente i primi, qui dal 1948; circa 150.000 iracheni, giunti a partire dai primi anni 90; oltre 200.000 rifugiati sudanesi, giunti negli ultimi anni.

ARABI

L'elemento arabo-berbero portò all'Occidente cristiano nuove conoscenze tecnologico-scientifiche, specie nell'agricoltura, ma sconosciute (canna da zucchero, carciofo, riso, spinaci, banane, zibibbo, cedri, limone, arancia dolce e cotone, come pure spezie di vario tipo, quali la cannella, i chiodi di garofano, la noce moscata - ossia di Mascate - il cardamomo, lo zenzero o lo zafferano) ovvero reintroducendo colture abbandonate dalla fine del cosiddetto periodo classico "antico", innanzi tutto l'ulivo e l'albicocco. Altri fondamentali apporti furono nella scienza della matematica, l'algebra e la trigonometria, il sistema decimale e il concetto di zero, elaborati in ambito indiano. Un'altra innovazione tecnologica attribuita agli Arabi è l'introduzione in Occidente della bussola, già in uso in Cina.
I musulmani svilupparono grandemente la medicina, l'alchimia, genitrice della moderna chimica, la geometria e l'astrologia, con gli annessi studi astronomici, da ricordare l'introduzione dell'astrolabio. Anche nella filosofia il loro apporto contributivo per l'Europa continentale fu formidabile e, grazie alle traduzioni da essi approntate o da essi commissionate, si tornò a conoscere non pochi testi di filosofia e di pensiero scientifico prodotto in età ellenistica. Grazie a tali traduzioni l'Europa occidentale e centrale, che aveva quasi del tutto cancellato il ricordo del retaggio culturale espresso nell'antichità classica in lingua greca, tornò in possesso di opere da tempo trascurate e a rischio di totale oblio.
I musulmani sotto dominazione abbaside, fatimide e andalusi crearono biblioteche e strutture d'insegnamento pubbliche che - come nel caso di Cordova - costituirono di fatto le prime università del Vecchio Continente, alimentate dal sapere della cultura persiana antica, da quella indiana e da quella greca ed ebraica. In Occidente la fama di medici quali Avicenna e Razī divenne duratura, tanto che i loro lavori divennero libri di testo fino al XVIII secolo, mentre di notorietà non minore fruirono gli studi di filosofi quali Averroè, considerato per secoli anche in ambito cristiano il più grande alchimista.


Babylone - Zina

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