LA STORIA
Palestina storica
Il termine "Palestina", "terra dei filistei", antico popolo che abitò la regione litorale della terra di Canaan, in epoca biblica,) fu coniato nella forma attuale latina dai romani, per contrapposizione al nome Giudea o, precedentemente, Regno d'Israele, zona anticamente nota come terra di Canaan. Ciò avvenne specialmente dopo la guerra giudaica del 70 d.C., al termine della quale gli eserciti dell'imperatore Vespasiano e del figlio Tito distrussero quasi totalmente Gerusalemme. La ribellione al governo provinciale di Roma e alla dinastia vassalla degli erodiani venne sedata dando inizio alla diaspora ebraica. Il cambio di nome da Iudaea a Syria Palaestina, e il cambio del nome di Gerusalemme che venne rifondata come città romanizzata, col nome di Aelia Capitolina, fu deciso dall'imperatore Publio Elio Adriano nel 135, alla fine dell'ultima guerra giudaica.
La Palestina fu dominio romano, persiano, bizantino, arabo, turcomanno; fu soggetta al potente sultano Saladino e al dominio europeo per un periodo di due secoli, durante le Crociate. In seguito all'invasione araba la popolazione venne islamizzata forzatamente e nel tempo divenne in maggioranza di etnia araba musulmana.
La Palestina fu dominio romano, persiano, bizantino, arabo, turcomanno; fu soggetta al potente sultano Saladino e al dominio europeo per un periodo di due secoli, durante le Crociate. In seguito all'invasione araba la popolazione venne islamizzata forzatamente e nel tempo divenne in maggioranza di etnia araba musulmana.
Palestina ottomana
La Palestina è stata parte dell'Impero ottomano dal 1517 al 1918, salvo una parentesi dal 1832 al 1840 quando fu conquistata da Mehmet Alì, governatore ottomano dell'Egitto, ribellatosi al Sultano di Costantinopoli. Amministrativamente, la Palestina faceva parte del vilayet di Shām, nome preislamico della Siria, ed era stata divisa nel Sangiaccato di Acri, con cinque kaza, Acri, Haifa, Safed, Nazareth, Tiberiade; nel Sangiaccato di Nablus, fino al 1888 chiamato Belqa, con tre kaza, Nablus, Jenin, Tulkarem; e nel Sangiaccato di Gerusalemme, con cinque kaza, Gerusalemme, Giaffa, Gaza, Hebron, Beersheba. Nel 1887 il Sangiaccato di Gerusalemme, in quanto sede dei Luoghi Santi, divenne un Mutasarriflik, Mutasarrifato, indipendente il cui mutasarrif era responsabile direttamente nei confronti del governo centrale di Costantinopoli, dei suoi ministeri e dipartimenti di Stato. Nel 1888, quando venne creato il vilayet di Beirut, gli altri due sangiaccati palestinesi vennero compresi nel suo territorio.
Palestina mandataria
Nel pieno della Grande Guerra, il 16 maggio 1916, con la firma dell'Accordo Sykes-Picot, Francia e Gran Bretagna decidono che la Palestina ottomana venga assegnata alla fine della guerra al Regno Unito.
Il 9 dicembre 1917, Gerusalemme è occupata dall'esercito britannico, il quale occupa l'intera Palestina. Il Mandato britannico della Palestina, mandato di tipo A, sotto controllo della Società delle Nazioni, comincia formalmente nel 1920. Il mandato terminerà formalmente nel 1947.
Il 9 dicembre 1917, Gerusalemme è occupata dall'esercito britannico, il quale occupa l'intera Palestina. Il Mandato britannico della Palestina, mandato di tipo A, sotto controllo della Società delle Nazioni, comincia formalmente nel 1920. Il mandato terminerà formalmente nel 1947.
Durante il mandato vi furono varie rivolte da parte dei palestinesi contro la politica britannica nei confronti dell'autorizzazione del Regno Unito all'immigrazione ebraica, Dichiarazione Balfour (1917)) e delle vendite di terre da parte dei latifondisti arabi agli immigrati: i moti dell'aprile 1920 e del maggio 1921; i moti dell'agosto 1929; la Grande rivolta araba (1936-1939).
Oliver Shanti - Dancer of my Mind
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