lunedì 1 dicembre 2014

5 NOVEMBRE 2014

Ignacio... Ignacio Ganiko.... Ha il visetto imbronciato... La maglietta, di cui ancora si intravede il colore originale, è coperta di macchie. In mano tiene un frutto ormai stritolato dalle sue piccole mani. Al principio è diffidente, ma poi con la dolcezza qualcuno di noi riesce a prenderlo in braccio. E' seduto in modo rigido, ma pian piano si rilassa e riesce ad abbandonarsi e accettare le coccole. E' la prima volta che lo incontro. Mi colpisce la tristezza dei suoi occhi, è pesante guardarla in un bimbo di nemmeno due anni. Non sorride, non lo fa mai. Sua madre lo guarda con dolcezza, poi, i suoi occhi si allontano nella vacuità di chissà quali pensieri.


Nei giorni a seguire, diventa più audace. Quando passo dalle suore, mi vede e mi viene incontro. Oggi, ha deciso che vuole passeggiare con me. Prende il mio dito e mi porta in giro. E' deciso. Ha una meta e io mi diverto a seguirlo. Poi, qualcosa attira la mia attenzione e voglio avvicinarmi. Cerco di convincerlo ad aspettarmi, ma lui mi segue. Desisto. Andiamo dove vuole lui. Non parla, o almeno così sembra...
La nostra passeggiata diventa quotidiana.
Dopo qualche giorno, quando arrivano gli altri volontari, andiamo anche noi a salutare. Ignacio, vede Giorgio e si illumina. Sorride. Non lo aveva ancora fatto. Da quel momento, giorno dopo giorno, sorride sempre di più, e inizia a pronunciare qualche parola, fino a diventare un gran chiacchierone.
Gioggio... è la parola che pronuncia di più....


Quando l'ho salutato, prima di partire, l'ho guardato... non capiva bene cosa stesse succedendo, ma il suo sorriso diventato luminoso nei giorni è stato il regalo più grande...

PS: Grazie Giorgio per il filmato





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