L'acqua è indispensabile. Serve per cucinare, per lavarsi, per lavare i panni. Dunque, meglio averne il più possibile.
I ragazzi sotto al gazebo restano fermi al riparo e io li osservo attraverso la cortina di acqua scrosciante, che ad un certo punto sembra una tenda, trasparente e spessa.
Osservo la terra rossa che sembra essere stata inghiottita dall'acqua, che ora forma una specie di lago fra il gazebo ed il patio.
Quella stessa terra rossa che diventa pista impraticabile e scivolosa. Che dopo il passaggio dei mezzi trattiene i solchi come fossero cicatrici.
E d'un tratto, il compound assume un altro aspetto. malinconico, ma non solitario.
Poi, dopo almeno un'ora la pioggia incessante termina.
I ragazzi si allontanano per fare ritorno alle loro case nella foresta. La terra rossa pian piano assorbe l'acqua. Sale un alito di vento a soffiare via le nuvole che si rincorrono nel cielo africano.
Le luci del giorno si stanno smorzando. Tra un po' il sole scomparirà e ci sarà il buio, che solo le stelle bucheranno, se non saranno tornate le nuvole.
Negramaro - Cade la Pioggia
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