QATAR
Lo Stato del Qatar è un emirato del Medio Oriente. Si trova in una piccola penisola della ben più grande penisola arabica, confina con l'Arabia Saudita e si affaccia sul golfo Persico.
Il Qatar è uno dei vari emirati sorti nel XX secolo nella penisola arabica. Dopo essere stato dominato per migliaia di anni dai persiani e, più recentemente, dal Bahrein, dagli ottomani e dai britannici, diventò indipendente il 3 settembre 1971. Diversamente dalla maggior parte dei vicini emirati, il Qatar ha rifiutato di diventare parte dell'Arabia Saudita o degli Emirati Arabi Uniti. Il Qatar, che durante gli anni ottanta aveva sostenuto lo sforzo bellico dell'Iraq nella guerra Iran-Iraq, nel 1991 si oppose all'invasione irachena del Kuwait e si schierò al fianco delle forze che combatterono l'Iraq nella guerra del Golfo. Le dispute territoriali con l'Arabia Saudita del settembre 1992 misero in crisi le tradizionalmente buone relazioni tra i due paesi, che raggiunsero un accordo nel maggio 1993. Il 27 giugno 1995 l'erede al trono, Hamad bin Khalifa Al Thani, depose suo padre Khalifa bin Hamad Al Thani, e avviò una politica di apertura verso l'Iran, l'Iraq e Palestina. Nel marzo 2001 la Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite ha riconosciuto allo Stato del Bahrein la sovranità sulle isole Hawar, reclamate dal Qatar, risolvendo una disputa che si protraeva da decenni. Nel 2013 l'emiro ha volontariamente abdicato in favore del figlio primogenito Tamin.
Il Qatar è una monarchia costituzionale, retta dalla famiglia reale Al Thani, alla quale appartiene circa il 40% della popolazione autoctona. Secondo la costituzione del 1970, il potere esecutivo viene esercitato dal Consiglio dei ministri, Shura, i cui membri vengono nominati dal capo di stato, l'emiro, che svolge anche le funzioni di capo del governo. Il sistema giudiziario è composto da corti civili e penali; le corti, amministrate secondo la legge islamica della Shari'a, sono dotate di giurisdizione limitata. Per le spese militari viene stanziato circa un quarto del bilancio dello Stato.
La popolazione è in prevalenza araba.
ARABI
I Popoli dell'Arabia
Le popolazioni dell'Arabia sono di ceppo semitico, come gli Ebrei e i Mesopotamici. Il capitolo 10 della Genesi, sulla Bibbia, riconosce due diverse discendenze da Sem per gli Arabi del centro-nord e per gli Arabi del sud. Effettivamente, la civiltà del Sud, forse per la migliore situazione idrografica del luogo, i Romani la chiamarono Arabia Felix, fu sedentaria, ebbe una civiltà ed una lingua elaborata e l'idioma arabo del sud contribuì al sorgere nel tempo dell'arabo classico, che peraltro dipende molto dal nabateo. Contatti non episodici e reciprocamente vivificanti si ebbero con le aree abissine, già attorno all'VIII secolo a.C.
Un primo riferimento agli arabi è quello contenuti nelle Cronache Assire, ma importante è anche quanto nell'853 a.C. compare in un'iscrizione del sovrano assiro Salmanassar III. Dal buio della storia della regione in età preislamica, definita dai musulmani Jāhiliyya, "ignoranza, oscurantismo", emerge la storia del regno di Saba. Sorto attorno al X secolo a.C., una delle sue leggendarie regine avrebbe conosciuto Salomone. Dall'VIII secolo a.C. vi sono saltuari riferimenti all'esistenza del regno dei Sabei, che avrebbe raggiunto la sua acme nel VI secolo a.C. Intorno al 750 a.C., un sovrano di Saba ordinò la costruzione della diga di Ma'rib, che determinò il flusso d'acqua in un'ampia area del Sud della Penisola Arabica, regolandone la produzione agricola. I sabei mantenevano legami commerciali tra i popoli africani e i popoli asiatici, e fondarono anche numerose colonie in Somalia ed Etiopia.
Sotto il Regno di Saba l'Arabia del Sud produceva spezie, mirra, incenso, cereali ed aromi. Nella letteratura occidentale sono numerosi i riferimenti alle spezie arabe, da Orazio a Shakespeare e a John Milton. Le spezie ed i prodotti arabi erano spesso confusi con quelle provenienti da altri luoghi.
I re in Arabia meridionale non erano divinizzati e pare anzi che fossero "federatori", mukarrib, di varie entità etniche che essi rappresentavano anche agli occhi delle divinità venerate. La carica di sovrano pare fosse ereditaria. Per lunghi periodi l'autorità dei sovrani era limitata da consiglieri e sorgeva una sorta di feudalesimo con castelli, vassalli e contadini.
La religione diffusamente praticata nell'antica Arabia pre-islamica era una religione politeistica di impronta semitica. I templi, come nel vicino Egitto, erano anche banche e centri commerciali, con sacerdoti che godevano di vaste proprietà. Anche il raccolto delle spezie era considerato sacro, e come tale un terzo della produzione spettava al clero.
La scrittura vi era conosciuta e si applicava, come dimostrano le molte iscrizioni decifrate, ma non sono rimaste opere letterarie.
Franz Liszt - Un Sospiro
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