Che cosa sono gli accordi di Basilea?
Gli accordi, assieme alle linee guida, agli standard e alle raccomandazioni, sono una particolare forma operativa attraverso cui il Comitato agisce e sono stabiliti nell'aspettativa che le singole autorità nazionali possano redigere disposizioni operative che tengano conto delle realtà dei singoli stati. Infatti il Comitato, pur non avendo capacità regolamentare autonoma, riesce a conferire efficacia all'attività svolta, in quanto i paesi che vi aderiscono sono implicitamente vincolati e quelli che non aderiscono si adeguano a quello che, di fatto, diventa uno standard regolamentare. In questo modo il Comitato incoraggia la convergenza verso approcci e standard comuni.
Basilea I (Il primo Accordo di Basilea - 1988)
I requisiti di capitalizzazione delle banche sono stati definiti nel 1988 con l'Accordo sul Capitale Minimo delle Banche, noto anche come Accordo di Basilea, elaborato dal Comitato di Basilea, l'organismo rappresentativo delle principali banche centrali. Ad esso hanno aderito, fino ad oggi, gli enti regolatori di oltre 100 paesi.Nel caso delle banche operanti in uno degli Stati membri dell'Unione europea, l'obbligatorietà delle indicazioni del Comitato di Basilea sul capitale minimo discende anche dal loro recepimento da parte del legislatore comunitario nelle direttive sulle imprese bancarie, assicurative e finanziarie. Questo Accordo è stato, infatti, recepito nella Direttiva 647/1989.
Basilea II (Il Nuovo Accordo di Basilea - 2004; operativo 2007)
Dato che l'accordo del 1988 presentava il limite evidente che l'accantontamento era indifferente al rischio della controparte (essendo troppo per una controparte poco rischiosa e troppo poco per una controparte giudicata rischiosa) finiva con il penalizzare le banche con portafogli con un merito di credito più elevato. Nel gennaio 2001 il Comitato di Basilea diffuse il New Basel Capital Accord (in Italia noto come Nuovo Accordo di Basilea o più semplicemente Basilea II), un documento di consultazione (da definire entro fine 2003 e a cui dare efficacia per la fine del 2006) per definire la nuova regolamentazione in materia di requisiti patrimoniali delle banche ed ovviare agli inconvenienti suddetti.
Basilea III
Con Basilea 3 le banche dei paesi aderenti devono accantonare quote di capitale proporzionali al rischio derivante dai rapporti di credito assunti, valutati con uno strumento definito rating Basilea 3. Basilea 3 fissa comunque le linee guida con ampio spazio per le banche ed le autorità centrali di controllo del credito di gestire le metodologie ed i processi che portano alla definizione del rating Basilea 3. Il Comitato Basilea 3 fornisce un quadro di riferimento, non regole fisse, quindi il metodo del calcolo del rating Basilea 3 potrà differire anche significativamente da istituto di credito a istituto di credito, sia per agli elementi considerati, che per il peso loro attribuito.Il rating bancario previsto da Basilea 3 è il metodo IRB (Internal Rating Based) che può essere definito un “insieme strutturato e documentabile di metodologie e processi organizzativi che permettono la classificazione su scala ordinale del merito di credito di un soggetto e che quindi consentono la ripartizione di tutta la clientela in classi differenziate di rischiosità, a cui corrispondono cioè diverse probabilità di insolvenza” (fonte ABI). Secondo le indicazioni Basilea 2, per poter utilizzare i metodi IRB le banche devono dimostrare di avere adottato l'uso interno dei modelli da almeno tre anni.
Le banche adottano il metodo IRB (Internal Rating Based) per suddividere la propria clientela in classi differenziate di rischiosità, a cui corrispondono cioè diverse probabilità di insolvenza, e variare la percentuale di accantonamento anche per i crediti concessi ad aziende di piccole o medie dimensioni.
Questo meccanismo mette le banche nella condizione di poter "pesare" la rischiosità del cliente e quindi di poter concedere a questi credito a costi più o meno elevati. L'azienda deve quindi essere consapevole del proprio "rating" al fine di affrontare in modo efficacie il mercato del credito bancario.
In puntata molto di più...
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