Un giorno qualunque
Il cielo incombe, come è normale per questa stagione, una vaga foschia circonda la campagna. Non so perché, quest'anno per la prima volta, l'autunno non mi deprime, anzi solletica la mia (molto) latente creatività.Saranno i colori, che mi sembra di scoprire anche se so perfettamente che è una riscoperta, i profumi, adoro il sentore della legna che arde nei camini e quella scia che lascia. Mi scopro ad osservare con attenzione il cambiamento di ogni piccola parte di quel pezzo di terra bucolica che si srotola davanti ai miei occhi.
Qui regna la calma, la pace (non vivo in un cimitero, giusto sottolinearlo dato il periodo) e penso a quelle centinaia di persone che in queste stesse ore stanno vivendo il dramma dell'alluvione, senza acqua, senza luce, senza riscaldamento e forse senza nemmeno più la loro casa. A quelli che dopo il terremoto ancora vivono in condizioni precarie. A quelli che quando osservano il cielo è per capire dove esploderà l'ordigno che aerei nemici stanno per sganciare.
Credo non esistano giorni qualunque...
Adriano Celentano - La Cumbia di Chi cambia
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