venerdì 2 novembre 2018

2 NOVEMBRE 2018

Commemorazione dei Defunti


È una giornata che da sempre evoca figure spettrali, abbigliate con lenzuola bianche, grosse catene echeggianti, voci e sospiri d'oltretomba.
Forse, fu questa suggestione ad ispirare uno scherzo messo in atto da mia nonna e i suoi amici. Mi divertiva molto, quando ero bambina, sentire questi racconti (anche adesso per la verità).
"Era una veglia dei morti, nei primi decenni del secolo scorso. Alle cinque del pomeriggio di quel 1novembre era già buio. Tutta la famiglia, comprendente patriarca e buona parte della stirpe se non tutta, era radunata nella stalla del grande cascinale perché era il posto più caldo.
Dopo i racconti sulle visite ricevute dai fantasmi nel corso degli anni, quando la suggestione ed il timore avevano raggiunto livelli di guardia,  iniziarono a recitare il Rosario. Ad un tratto sentirono dei rumori. Intensificarono la recita della litania, voci più alte, leggermente ansimanti e accellerate, quasi che più avessero recitato più avrebbero allontanato gli spettri maligni.
I rumori si avvicinarono e si fecero più intensi rimbombando fra le mura seicentesche di quella cascina.
Rumori secchi, veloci e acuti. Chi poteva mai essere? Quale defunto stava segnalando il suo disappunto?
Continuò così per una mezzoretta prima che un paio di uomini robusti prendessero coraggio ed andassero a vedere.
Quelli rimasti nella stalla sentirono del trambusto, poi più nulla. I due uomini tornarono e raccontarono che qualche buontempone aveva tagliato i gusci delle noci a metà e li aveva legati alle zampe dei gatti, i quali cercando di levarseli producevano rumori indefinibili che grazie anche alla suggestione della giornata divenivano segnali dall'aldilà.
Immediatamente, si scatenò la ricerca del colpevole. I ragazzi, no potevano essere stati che loro. Non si dettero pena di individuare chi in particolare, punirono tutti indistintamente, anche chi non c'entrava per niente. A nulla valsero scuse e proteste.
Quando venne l'ora di andare a dormire, non dimenticarono di lasciare accesa una candela sul davanzale per evitare che i defunti entrassero a sorprenderli nel sonno".

Fabrizio De André - Geordie

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