sabato 18 gennaio 2020

18 GENNAIO 2020

EUROPA PARTE 139

  Stati dell' Europa Parte 44

ALBANIA AS
Etnie - ASHKALI P2



Origine
Tutti i termini che designano questa popolazione (con l'eccezione di ashkali, di origine sconosciuta - forse proveniente dal dialetto albanese ashk, “scheggia di legno”), derivano dalla parola “Egitto” (paese chiamato “Evgjitëri” in albanese classico). Inoltre, gli anziani affermano di essere venuti da “Misiri”, che è il nome turco, di origine semitica, per “Egitto”. Percepiti da sempre dai loro vicini immediati come un gruppo a parte, alcuni ashkali cominciano ad affermarsi come Balcano-Egiziani negli anni ottanta in Iugoslavia, poi questa coscienza, inizialmente limitata a un pugno di persone, si estese in Albania. Gli avvenimenti in Kosovo, dove molti di loro presero le parti degli albanesi, proiettarono questa popolazione sulla scena europea, soprattutto quando si trovarono ad essere vittima di atti di purificazione etnica.
La riscoperta della loro origine egiziana è stata confortata dalla pubblicazione di un documento degli archivi vaticani che menziona la partenza verso l'Asia minore e i Balcani di 300 000 egiziani, tutti uomini, tra i 306 e 337 d.C., ciò corrisponderebbe alla grande persecuzione di Diocleziano contro i cristiani d'Egitto (303 – 313). Questi rifugiati si sarebbero installati nei Balcani, dove degli egiziani avevano già da molti secoli delle basi lungo la Via Egnatia, che univa Epidamnos (o Dyrrachium, l'odierna Durazzo) a Costantinopoli. I rifugiati non si sarebbero dunque recati per caso in questa regione, che conoscevano già per sentito dire. La scoperta in Macedonia di icone di tipo copto in terracotta confermerebbe anche questa ipotesi. Infine la tradizione orale fa riferimento alla presenza di schiavi egiziani nelle miniere di magnesio della regione di Stogovo, dove sono state esumate delle tombe attribuite agli egiziani.


Lingua
I balcano-egiziani non hanno altra lingua materna che quella della popolazione maggioritaria della loro regione (albanese in Serbia, Kosovo e alcune regioni della Macedonia, macedone altrove ecc.), salvo in Grecia dove sono in maggioranza turcofoni. La loro parlata presenta tuttavia dei tratti dialettali: per esempio a Tirana, questa è una forma arcaica di albanese locale, con delle intonazioni e delle forme specifiche (come tsinàre per cigare “sigaretta”), cinque parole prestate dal rromani e qualche altra di origine sconosciuta come nok “sguardo”, aspi “taci”, čoče “straniero” (sembra tuttavia audace avvicinare queste parole del copto naw "sguardo", aspe "lingua", čače "nemico").


The Giornalisti - Completamente

Nessun commento:

Posta un commento