EUROPA PARTE 326 - Stati dell' Europa Parte 231
CIPRO H
Secondo l'ultimo censimento ufficiale eseguito nel 1960, subito dopo l'indipendenza dalla neonata Repubblica di Cipro, la popolazione dell'isola è costituita per il 78% da greco-ciprioti, per il 18% da turco-ciprioti, mentre il restante 4% è costituito da altre etnie. La comunità greco-cipriota e quella turco-cipriota condividono molti costumi ma mantengono identità ben distinte, basate sulla religione, e profondi legami rispettivamente con la Grecia e la Turchia.
I greci ciprioti sono la popolazione cipriota di etnia greca, che forma la più grande comunità etnolinguistica dell'isola, contenente il 78% della popolazione. I greci ciprioti fanno parte della chiesa di Cipro, un'autocefalia della Chiesa greco-ortodossa entro la comunità ortodossa cristiana.
Mentre, precedentemente all'invasione militare turca del 1974, le due comunità vivevano disperse sull'intero territorio dell'isola, successivamente la demarcazione si è acuita, a causa di una separazione geografica della popolazione forzata dagli eventi bellici: nella parte sud, la popolazione di etnia greco-cipriota rappresenta il 95% di quella totale, mentre in quella nord l'etnia turco-cipriota rappresenta il 98%. Ciò è dovuto alla deportazione di oltre 200 000 greco-ciprioti dalla parte nord dell'isola verso l'area sud. I loro beni sono stati confiscati e i loro simboli religiosi in gran parte distrutti. Lo stesso accadde per la popolazione turcofona del sud dell'isola. La guerra del 1974, ultimo di una serie di conflitti interreligiosi e interetnici, fu particolarmente sanguinosa e fece nascere numerose faide, familiari o di comunità, difficilmente risolvibili. I poteri politici decisero di risolvere la questione tramite una duplice e scambievole pulizia etnica.
Dopo l'invasione militare del 1974 da parte della Turchia, 150 000 turchi furono trasferiti dall'Anatolia o decisero di insediarsi nella parte settentrionale dell'isola. L'autoproclamata Repubblica Turca di Cipro Nord garantì loro il cambio di cittadinanza. Questo ha portato l'etnia turco-cipriota a rappresentare quasi il 30% della popolazione dell'isola. Questi dati sono però contestati sulla base del presupposto che la Repubblica Turca di Cipro Nord non è riconosciuta dall'ONU e dalla comunità internazionale (con eccezione della Turchia), così come non le è riconosciuto il diritto di creare nuovi cittadini che pertanto continuano a essere considerati cittadini turchi. Il risultato di questa situazione è che le stime sulla composizione etnografica della popolazione dell'isola sono imprecise.
Lo scambio di popolazione forzato e l'insediamento di turchi anatolici sono le principali ragioni che rendono difficile la ricomposizione delle due parti dell'isola. Nel referendum del 2004, infatti, il 75,83% dei greco-ciprioti ha detto no all'integrazione incondizionata con la parte nord dell'isola.
Lingue
Prima del 1974 il greco era parlato da circa l'82% della popolazione ed era ampiamente distribuito nell'intera isola. Attualmente il turco è la lingua principale della zona nord. In seguito al dominio britannico, anche la lingua inglese è ampiamente utilizzata.
La comunità maronita di Kormakiti, originata da uno stanziamento di cristiani maroniti libanesi nel XII secolo, parla la lingua araba, nel dialetto di tipo siro-palestinese, oggi a rischio di estinzione.
Religioni
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