venerdì 17 giugno 2022

17 GIUGNO 2022

  EUROPA PARTE 833 - Stati dell' Europa Parte 727

LITUANIA Q

Popolazione - Gruppi Etnici 

Caraiti Parte 2

Le comunità della Crimea

In Crimea, secondo l'ultimo censimento del 2014, abitano 535 caraimi, funzionano cinque associazioni volontarie e tre chiese caraimi (kenasse) a Simferopoli, Eupatoria e Feodossia, dove abita la maggior parte della comunità caraima della Crimea.

Le comunità dell'Ucraina

Piccole comunità (poche decine di persone) caraite si trovano in una ristretta area dell'Ucraina occidentale, tra le città di Luc'k (in caraimo "Luck"), in Volinia, e di Halyč (caraimo "Gálič"), nell'oblast' di Ivano-Frankivs'k, a sud di Leopoli (caraimo "Ilov"). Il censimento ucraino del 2001 indicava solo 96 parlanti madrelingua di lingua caraima.

Le comunità della Lituania

Nel 1397 il granduca di Lituania, Vitoldo, era a capo di uno Stato esteso dal Mar Baltico al Mar Nero. In cerca di soldati fidati per rafforzare il proprio esercito, li trovò tra i caraiti e portò con sé quattrocento famiglie a Trakai, presso Vilnius, dove sorgeva una delle principali fortezze del Granducato. La comunità, persa con il tempo la propria funzione militare, si stabilì definitivamente nella nuova patria, dando vita a Trakai a un'originale architettura; le loro case di legno, a un piano, presentano ancora oggi tutte rigorosamente tre finestre sulla facciata: «Una per Dio, una per la famiglia, una per il granduca Vitoldo». A tre finestre è anche la kenessa di Trakai, tempio del loro culto caraita.
Nel corso dei secoli la comunità subì, oltre a vere e proprie persecuzioni, una forte tendenza all'assimilazione da parte della maggioranza cristiana che li circondava, fino a quando, nel corso dell'Ottocento, non riuscirono a ottenere dall'Impero zarista il riconoscimento della loro specificità (1863). Tale atto - che suggellò la loro aspirazione a essere considerati non ebrei, secondo un criterio religioso, ma turchi, secondo un criterio etnico-linguistico - non fu tuttavia sufficiente a evitare loro le discriminazioni zariste, specie durante il periodo di intensa slavizzazione condotto tra XIX e XX secolo.
Il riconoscimento della non ebraicità etnica dei caraiti li mise però al riparo dalla Shoah. Quando, durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi occuparono la Lituania, fecero anche propria la catalogazione russa che considerava i caraiti turchi, e non ebrei. La piccola comunità di Trakai poté così, al di là di isolati episodi di collaborazionismo, soccorrere la grande maggioranza giudaica lituana, nascondendo ebrei, facendoli passare per caraiti, aiutandoli nella fuga. Qualche centinaio di caraiti furono arruolati dalla Wehrmacht e nell'ausiliaria Legione tatara.
Al momento dell'occupazione sovietica della Lituania, nel 1944, le autorità comuniste censirono 6357 caraiti rimasti. In epoca post-bellica alla piccola comunità fu risparmiata la deportazione di massa che colpì altre minoranze etniche dell'Urss, ma non il processo, in gran parte anche spontaneo, di assimilazione. Lo studio condotto dal Dipartimento statistico lituano nel 1997 ha registrato 257 caraiti.

Altre comunità

Altre piccole comunità di caraiti si trovano in Israele e negli Stati Uniti.

B.o.B. - So good

1 commento:

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