sabato 7 gennaio 2023

7 GENNAIO 2023

 EUROPA PARTE 1000 - Stati dell' Europa Parte 894

NORVEGIA P

Economia


La Norvegia, nel 2015, è stato nominato il paese con l'indice di sviluppo umano più alto del mondo. Il PIL procapite della Norvegia nel 2012 era di 99 170 $, cioè il terzo al mondo, anche se si riduce di quasi la metà calcolandolo a parità di potere d'acquisto, visto l'alto costo della vita. Questo risultato si deve alla notevole espansione economica degli ultimi anni dovuta alla produzione di energia idroelettrica, allo sfruttamento dei giacimenti petroliferi del Mare del Nord e all'esportazione di materie prime come il legno (dalle numerose foreste), pesce e minerali. Negli ultimi anni la Norvegia ha puntato molto su fonti rinnovabili di energia, ma la sua economia è legata a doppio filo all'export di petrolio e soprattutto gas, di cui è il primo esportatore europeo.
E in campo economico da ricordare l'importante contributo di Ragnar Frisch che fu assieme all'olandese Jan Tinbergen il primo vincitore del Premio Nobel per l'economia, nel 1969 per aver sviluppato e applicato modelli dinamici per l'analisi dei processi economici.

Allevamento

Si tratta innanzitutto di un'economia foraggera, caratterizzata dalla produzione del latte e dei suoi derivati (burro, formaggi, ecc.) praticata in piccole aziende a economia intensiva in cui si compensa l'area del clima e la necessità di usare razze bovine sufficientemente resistenti con una tecnica progreditissima di allevamento del bestiame. Tuttavia, molto utilizzati sono anche gli ovini e i suini per via della buona produzione di lana e carne. Le coltivazioni, destinate soprattutto all'alimentazione del bestiame (orzo e avena), occupano solo il 2,5% della superficie totale norvegese.
Tuttavia, se da una parte la superficie coltivata o tenuta a pascolo non raggiunge il 3% della superficie totale, dall'altra è vero che la foresta occupa più di un quarto della superficie del paese, costituendo una fonte di risorse sfruttate dall'industria della carta e del legno. Però la foresta norvegese è disposta in lingue di bosco lungo i versanti ripidi dei fiordi e ciò la rende molto più difficile da sfruttare di quella svedese. Infine, il trasporto del legname è assai difficoltoso per la conformazione del territorio: perciò viene effettuato in genere via mare, tranne che nel sud del paese.

Ambiente

La caccia spietata alle balene, che la Norvegia permette nonostante i divieti internazionali, stona con l'immagine pulita che questo paese vuole dare di sé. Il numero di esemplari uccisi, in particolare femmine gravide, supera di gran lunga quello di Giappone e Islanda messi insieme. La carne dei cetacei viene per lo più impiegata nell'allevamento degli animali da pelliccia.
In Norvegia ci sono oltre 33 parchi nazionali. La Norvegia tutela l'ambiente secondo la classificazione delle aree protette in: Paesaggi Protetti, Riserve Naturali, Monumenti Naturali.

Flora

La flora norvegese è molto influenzata dalle condizioni climatiche: un quarto del territorio è occupato da foreste, limitate alle zone interne sopra i 1000 m di quota. A nord vi è la tundra, cioè aree formate da immense praterie erbose coperte di neve in inverno e di fiori nella breve estate. Le piante tipiche della zona sud-occidentale sono le latifoglie, in particolare querce, faggi, olmi e betulle.

Fauna

La fauna è caratterizzata a nord da animali come la renna, la lepre polare, la volpe e in particolare il lemming, mentre a sud vi sono cervi, alci, lupi e orsi. Buoi muschiati sono stati reintrodotti nel 1947, provenienti dalla Groenlandia.
I laghi e i fiumi sono ricchi di lucci, salmoni e trote. Nelle coste invece sono presenti animali molto importanti per l'economia norvegese: il merluzzo e l'aringa.

Nek - Se io non avessi te


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