venerdì 10 marzo 2023

10 MARZO 2023

  EUROPA PARTE 1053 - Stati dell' Europa Parte 947

POLONIA AD

Etnie S - Gruppi Etnici 

Minoranza Tedesca in Polonia 3

Storia c - La conferenza di Teheran

Alla conferenza di Teheran (28 novembre al 1º dicembre 1943) gli Alleati decisero lo spostamento del confine della Polonia verso ovest, lungo la linea Oder-Neisse, incorporando così territori facenti parte della Germania pre-bellica. Per effetto di questo spostamento, la popolazione tedesca che risiedeva in quei territori, fu trasferita entro i nuovi confini della Germania post-bellica, cioè a ovest della linea Oder-Neisse. Sempre nella conferenza di Teheran gli Alleati decisero che la Polonia orientale, già annessa dall'Unione Sovietica nel 1939, restava a quest'ultima, per cui la popolazione polacca che ancora vi risiedeva andava trasferita nei nuovi confini polacchi.
La stragrande maggioranza dei tedeschi etnici ad est della linea Oder-Neisse era protestante, ma vi era una significativa minoranza cattolica in Slesia dove, in alcuni casi, parlavano anche un dialetto polacco. A loro, in generale, i polacchi permisero di rimanere, se lo desiderassero.

Il dopoguerra

Dopo la guerra, molti di coloro che avevano scelto di rimanere, decisero di fuggire dal governo comunista e di emigrare nella Repubblica federale tedesca. Come vendetta per le atrocità commesse dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi etnici rimasti in Polonia spesso furono vittime di atti di violenza da parte dei polacchi.
Dal 1944 al 1950 fuggirono o vennero espulsi dagli ex territori tedeschi circa 8,5 milioni di tedeschi. Ebbe inizio una massiccia "de-germanizzazione" e si cercò di cancellare tutti i riferimenti al passato tedesco.
Epigrafi in lingua tedesca su edifici, cimiteri o monumenti vennero cancellate, nomi tedeschi (di famiglia) vennero “polonizzati” e l'uso della lingua tedesca in pubblico fu vietato.

James Blunt - Goodbye my Lover


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