venerdì 3 novembre 2023

3 NOVEMBRE 2023

   EUROPA PARTE 1254 - Stati dell' Europa Parte 1148

ROMANIA  AF

Popolazione s

Gruppi Etnici - Rom di Romania P4

Alla fine degli anni trenta dell'Ottocento, i boiardi liberali e radicali, molti dei quali studiarono nell'Europa occidentale, in particolare a Parigi, avevano fatto i primi passi verso l'obiettivo verso l'abolizione della schiavitù. Durante quel periodo, Ion Câmpineanu, come i fratelli proprietari terrieri Nicolae e Ştefan Golescu, emancipò tutto il suo seguito di schiavi, mentre il boiardo Emanoil Bălăceanu oltre a liberare i suoi schiavi e organizzò per loro il Falansterio Scăieni, un'utopica comunità socialista. Nel 1836, il principe valacco Alexandru II Ghica liberò 4 000 schiavi rom ed ebbe un gruppo di proprietari terrieri che fece iscrivere i rom liberati come forza lavoro retribuita, mentre promuoveva una politica attraverso la quale lo stato acquistava schiavi di proprietà privata e li liberava.
L'emancipazione degli schiavi di proprietà dello stato e dei monasteri ortodossi e greco-ortodossi romeni è stata menzionata nel programma della cospirazione confederativa del 1839 di Leonte Radu in Moldavia, dando loro gli stessi diritti dei romeni. In Valacchia, un memorandum scritto da Mitică Filipescu proponeva di porre fine alla schiavitù consentendo agli schiavi di acquistare la propria libertà. La generazione del 1848, che studiò nell'Europa occidentale, in particolare a Parigi, tornò con idee progressiste e il desiderio di modernizzare il paese seguendo l'Occidente come esempio. La schiavitù era stata abolita nella maggior parte del "mondo civilizzato" e, come tale, la classe intellettuale liberale rumena considerava la sua schiavitù una pratica barbara, con un senso di vergogna.

Robert Plant - In The Mood


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