domenica 24 dicembre 2023

24 DICEMBRE 2023 - UN UOMO TROPPO SOLO

 IL RITORNO


Molte famiglie, fra cui quella di Simone, si trovarono a dover fare i conti con la nuova realtà che si prospettava dinanzi a loro: non più agi, non più privilegi, non più ricchezza, soltanto il nulla, l'incertezza dell'oggi e del domani.

Simone e Carlotta realizzarono per primi la loro nuova condizione sociale: erano diventati poveri, anzi poverissimi!

I loro beni erano andati distrutti sotto i bombardamenti ed i loro privilegi terminati con l'esilio del Re, inoltre, si poneva loro un nuovo problema: la sopravvivenza.

Già perché, il conte Alfonso aveva perso il suo lavoro di Segretario del Re, e con esso, anche la maggiore delle sue fonti di guadagno e non avendo più alcun bene da poter vendere, come avrebbero potuto sostenersi?

Infine, il loro nucleo familiare, durante la guerra, si era accresciuto di due nuovi membri: Emilia ed Erminia.

Il conte Alfonso decise di ritornare nella sua terra, in Piemonte, contro la volontà di sua moglie Eugenia.

Eugenia era una donna singolare. Dotata di un'intelligenza pari, se non superiore a quella del marito, viveva nella sua ombra, in perenne adorazione di quell'uomo che amava profondamente. La sua condizione di moglie le imponeva sottomissione. Mai e poi mai avrebbe contrastato attivamente una decisione presa da suo marito. E sì, che avrebbe evitato al conte Alfonso una lunga serie di umiliazioni!

Eugenia intuiva che trasferirsi in Piemonte sarebbe stato un errore; erano stati molto agiati e privilegiati, avevano una cultura ed un'apertura mentale troppo diversa da quella piemontese e del contesto nel quale avrebbero dovuto integrarsi. I loro amici e conoscenti più intimi erano in Campania...Inoltre Eugenia era meridionale ed i loro cinque figli erano nati laggiù...

...Ormai, Simone era un uomo quasi anziano, ripercorrendo il suo passato avvertì un brivido freddo nella schiena, al ricordo del loro arrivo in Piemonte.

Il conte Alfonso era come sempre sicuro di sé, e si profondeva in mille e più ragioni, per le quali, i suoi concittadini di un tempo lo avrebbero accolto, non solo a braccia aperte, ma una volta messi al corrente delle traversie che lui e la sua famiglia avevano passato, avrebbero fatto a gara per aiutarlo a trovare una sistemazione consona alla sua persona.

Quanto sbagliava, povero conte Alfonso!

Al loro arrivo, trovarono un paesaggio lunare e desolante, la guerra aveva lasciato le sue cicatrici anche lì. E nessuno che lo riconoscesse! Ciò, probabilmente, fu un grosso colpo per il suo orgoglio.

Fu così che iniziò per loro un periodo triste e buio, fatto di miseria ed umiliazioni.

Il conte Alfonso non era né un'incapace, né un inetto, ma faticò moltissimo ad adeguarsi al nuovo tenore di vita, fatto di rinunce e sacrifici, cose alle quali non era stato abituato nemmeno a pensare. In cuor suo non vi si adeguò mai.

Imperversava dicendo che i suoi figli avrebbero continuato a studiare ed a praticare quelle attività di esclusivo retaggio della gente del suo rango: Carlotta avrebbe frequentato i corsi di danza; Simone avrebbe studiato canto; Alice si sarebbe impegnata con la pittura; Emilia avrebbe studiato pianoforte ed Erminia...beh! Era ancora troppo piccola, ma anche per lei, ci sarebbe stata una forma d'arte da perseguire...

London Community Gospel Choir - Joyful Joyful


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