lunedì 25 novembre 2024

TERZA PAGINA: CONCERTO GOSPEL PER NATALE

Il termine gospel può riferirsi a due generi musicali: il primo strettamente legato alla musica sacra, molto simile alla canzone corale spiritual, che emerse nelle chiese afroamericane cristiane-metodiste negli anni trenta; l'altro, alla musica religiosa composta, diffusa e suonata successivamente da artisti di qualunque fede o etnia, soprattutto del sud degli Stati Uniti d'America, e diffusa poi nel resto del mondo. La divisione tra America nera e America bianca e quindi tra chiesa nera e chiesa bianca e anche tra musica nera e musica bianca, tenne questi stili separati, ma mai in modo assoluto. Entrambi gli stili nascono da inni corali cristiani-metodisti degli afroamericani, a loro volta nati dagli antichi canti spontanei durante le giornate di lavoro della schiavitù negli Stati Uniti d'America, spesso nei campi agricoli del cotone.


Questo stile musicale spesso era (ed è tuttora) in modalità solo vs coro, cioè a una breve frase canora, eseguita da un solo cantore (nei campi di schiavitù era cantata da un solo schiavo) si alternava la risposta di tutto il coro (all'epoca appunto, il resto degli schiavi che stavano lavorando). Mentre lo spiritual rimase più semplice a livello musicale, il gospel si raffinò e si arricchì nel tempo, con l'aggiunta di basi ritmiche del blues e del rhythm and blues, e si diffuse marcatamente in tutto il mondo occidentale. Nel gospel, alcuni artisti (ad esempio Mahalia Jackson) si limitano ad apparire e rimanere in contesti puramente religiosi di ispirazione spiritual e di argomento cristiano.

Il termine gospel (contrattura di God Spell, letteralmente Sillaba di Dio), in inglese, significa Vangelo, buona novella, "parola di Dio": i testi infatti, si ispirano alla Bibbia (soprattutto il libro dei Salmi). Altre correnti gospel invece si esibiscono in contesti più laici, come ad esempio il Golden Gate Quartet o Clara Ward, che cantano anche nei night club. La maggior parte degli artisti, come i Jordanaires, Al Green e Solomon Burke tendono a suonare in entrambi i contesti, dov'è frequente che includano un pezzo religioso in una performance secolare, sebbene non succeda quasi mai il contrario.

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