giovedì 30 gennaio 2025

30 GENNAIO 2025

   EUROPA PARTE 1601 - Stati dell' Europa Parte 1495

SPAGNA  V

Storia o

La Spagna nel XXI secolo

Come si è già accennato, a partire dagli anni sessanta del Novecento la Spagna ha vissuto un'epoca di grande sviluppo economico, con tassi di crescita nettamente superiori alla media europea. Tale sviluppo continuò anche dopo il 1º gennaio 2002 allorquando il Paese adottò l'euro (che condivide con altri 18 Paesi della zona euro) in sostituzione della peseta spagnola ed ebbe termine solo con la grande crisi economica iniziata nel 2008.
L'11 marzo 2004, un attentato terroristico colpì alcuni treni pendolari di Madrid. Dopo un processo durato cinque mesi, si è concluso che gli attentati sono stati perpetrati da un locale gruppo militante islamico ispirato da al-Qaida. Gli attentati uccisero 191 persone e portarono al ferimento di più di 1800. Si è ipotizzato da taluni che l'intenzione degli autori fosse rivolto a influenzare l'esito delle elezioni generali del 2004 avvenute tre giorni dopo, che portarono alla vittoria del PSOE, guidato da José Luis Rodríguez Zapatero.
Durante il governo Zapatero la Spagna divenne il terzo paese al mondo, dopo Paesi Bassi e Belgio, a legalizzare il matrimonio omosessuale (con adozioni) il 30 giugno 2005.
Nel 2014 dopo 39 anni di regno Re Juan Carlos ha abdicato in favore del figlio, divenuto re con il nome di Felipe VI di Spagna.
Il 1º ottobre 2017 si è tenuto un referendum sull'indipendenza della Catalogna promosso dalla Generalitat de Catalunya, ma dichiarato incostituzionale e illegittimo dal Governo centrale della Spagna. Dopo il referendum, il Parlamento catalano ha votato per dichiarare unilateralmente l'indipendenza della regione dalla Spagna per formare una Repubblica catalana lo stesso giorno in cui il Senato spagnolo stava discutendo l'approvazione del governo diretto sulla Catalogna come richiesto dal Primo ministro spagnolo Mariano Rajoy. Lo stesso giorno il Senato concesse al Governo poteri diretti sul governo locale, consentendo a Rajoy di sciogliere il parlamento catalano e indire nuove elezioni. Il referendum non fu considerato legittimo da nessun Paese estero, per tanto nessun Paese riconobbe la Catalogna come stato indipendente.

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