lunedì 28 luglio 2025

28 LUGLIO 2025

  EUROPA PARTE 1753 - Stati dell' Europa Parte 1645

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Gruppi Etnici - Jenisch 7

La storia di Ernst Lossa e della sua famiglia
«Per nascondere questo massacro, la T4 lanciò una vasta operazione di occultamento che comprendeva lettere di condoglianze, falsi certificati di morte intesi a ingannare parenti e tutori delle vittime»
(Dizionario dell'Olocausto, a cura di Walter Laqueur, Volume I, pag. 282, Editoriale L'Espresso su Licenza Einaudi, Roma 2012)

Oltre alla eliminazione per gassificazione nei campi di sterminio, molti Jenisch furono vittime del programma nazista di eutanasia. Eclatante e conosciuta, grazie ai mass media di tutto il mondo, è l'esecuzione del giovane Ernst. Ernst Lossa fu una delle tante giovani vittime jenisch, ucciso a soli 14 anni con due iniezioni letali di morfina e scopolamina nella filiale di Irsee della cosiddetta casa di cura di Kaufbeuren, diretta da Valentin Faltlhauser, in Baviera, uno dei centri della Aktion T4.. Nella sua cartella clinica i medici nazisti scrissero: la morte è stata causata da broncopolmonite.
Lossa nacque ad Augusta nella Germania bavarese da genitori jenisch appartenenti ad un ceppo nomade. La sua famiglia, composta dal padre Christian, dalla madre Anna e da due sorelline più piccole, per guadagnarsi da vivere girava le città bavaresi e del sud della Germania, disegnando immagini religiose.
I genitori di Ernst, già dal lontano 1905 erano stati schedati dal governo del Länder in cui vivevano ed inseriti nello Zigeuner-Buch (il libro degli zingari).
Quando salì al potere Adolf Hitler, poco dopo la nascita di Ernst, in virtù della politica razziale dei nazisti, la vita, per tutti gli zingari, compresi gli stessi genitori di Ernst, divenne durissima a causa di divieti, discriminazioni ed emarginazioni perpetrate contro le razze diverse, ritenute inferiori a quella ariana, sfociati ben presto in persecuzione, internamento ed eliminazione fisica.
La famiglia Lossa non venne risparmiata da un simile trattamento. Accusati di essere zingari e venditori ambulanti, venne tolta loro subito la patria potestà. Ernst e le due sorelline più piccole furono affidati ad un orfanotrofio di Augusta. La madre di Ernst poco dopo morì di tubercolosi; all'epoca Ernst aveva solo 4 anni. Il padre, dopo essere stato arrestato, venne deportato prima nel campo di concentramento di Dachau e poi nel Campo di concentramento di Flossenbürg, dove avrebbe trovato in seguito la morte.
Ormai orfano, il piccolo Ernst visse un'infanzia difficile, senza nessuna guida affettiva. Venne considerato dai medici e dagli educatori un bambino difficile, irrequieto, ineducabile ed irrecuperabile. Venne messa in discussione la sua stessa sanità mentale, cosa palesemente falsa, per la convinzione razzista dei medici nazisti secondo la quale, essendo zingaro, Ernst fosse predisposto di natura ad avere turbe psicologiche. La sua candidatura al programma di morte per eutanasia era stata decisa.
È così che, dopo un'infanzia di maltrattamenti e discriminazioni, non ultima una permanenza nel riformatorio giovanile di Dachau nel 1940, il giovane Ernst venne mandato nel 1942 all'ospedale psichiatrico di Kaufbeuren, che si trovava a pochi chilometri dalla sua filiale, la clinica della morte nel villaggio bavarese di Irsee, dove sarebbe stato eliminato con due punture letali.


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