Nel 1971, dopo un tentativo infruttuoso nel 1959, popolo e cantoni concessero il diritto di voto anche all'elettorato femminile, i diritti politici divennero per la prima volta nel paese veramente universali. Nel 1978, dopo una serie di consultazioni popolari (a livello cantonale e federale), tre distretti francofoni del Canton Berna si separano da esso e andarono a costituire il Canton Giura, che divenne il ventiseiesimo cantone della Svizzera. Le tendenze isolazioniste riemersero nel 1986 quando in un referendum gli elettori rifiutarono di entrare nelle Nazioni Unite e nel 1992 quando il popolo bocciò l'entrata della Svizzera nello Spazio economico europeo: in quest'ultima occasione il paese si divise tra la Romandia, favorevole a un'integrazione continentale, e la Svizzera tedesca e quella italiana, che votarono invece per mantenere la totale indipendenza del Paese; la Svizzera accederà comunque al Mercato europeo comune e allo Spazio europeo di libera circolazione, a partire rispettivamente dal 2002 e dal 2008, attraverso i due accordi bilaterali con l'Unione Europea (sottoscritti nel 1999 e nel 2004, e approvati con referendum popolari nel 2000 e nel 2005). Sempre nel 1992, la Svizzera entrò invece a far parte delle maggiori organizzazioni capitalistiche mondiali: la Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale.
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