mercoledì 9 luglio 2025

9 LUGLIO 2025

  EUROPA PARTE 1736 - Stati dell' Europa Parte 1628

SViZZERA Z

Geografia c

In Svizzera svettano complessivamente 74 cime oltre i 4 000 metri, di cui 55 completamente nel territorio svizzero e 19 al confine con l'Italia. Le dodici cime più elevate sono tutte nelle Alpi vallesane. Il punto più elevato è rappresentato dai 4634 m sul livello del mare della Punta Dufour del massiccio del Monte Rosa, poco distante dall'Italia, mentre la montagna più alta interamente nel territorio della Confederazione è il Dom, di 4545 m s.l.m., tra Zermatt e Saas Fee. Il monte svizzero (condiviso con l'Italia) più noto al mondo è probabilmente il Cervino, anche conosciuto come Matterhorn (4478 m s.l.m.), a sud di Zermatt. Anche il gruppo composto da Eiger (3970 m s.l.m.), Mönch (4107 m s.l.m.) e Jungfrau (4158 m s.l.m.) nelle Alpi bernesi è uno dei panorami più fotografati.

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Differenti fenomeni geologici hanno concorso alla formazione dell'attuale paesaggio e della natura del suolo elvetico. La geologia della Svizzera è fortemente marcata dalla formazione delle Alpi (Orogenesi alpina). Geologicamente le Alpi sono montagne giovani: pur essendo costituite in massima parte da rocce del Mesozoico, sono sorte solo nel Cenozoico. Nel tardo Cretaceo avvenne una prima collisione fra la placca africana e quella euroasiatica (fase Eo-Alpina). In un secondo tempo (Oligocene e Miocene) la spinta fra le due placche portò in superficie gli strati che si erano depositati sul fondo della Tetide durante il Triassico e il Giurassico (arenarie, marne, calcari e argille). Dai rilievi sgorgarono i primi fiumi che depositarono nel mare materiale di erosione, formando la molassa. In un'ultima fase (coincidente con il Pliocene) la collisione generò l'innalzamento della catena del Giura, portando in superficie anche gli strati di molassa.

Ai nostri giorni continua la convergenza delle due placche facendo proseguire l'innalzamento delle Alpi (dal millimetro al centimetro annui), bilanciato però dall'attività erosiva. La Svizzera si ritrova oggi su una zolla tettonica relativamente calma, anche se la città di Basilea è stata distrutta da un sisma il 18 ottobre 1356 (forse il principale evento sismico dell'Europa centrale). Le regioni geologicamente più attive sono la Fossa Renana e il Vallese. Riguardo alla natura del suolo, partendo da nord, il Giura è costituito da pieghe calcaree, cui si sovrappongono nell'Altipiano (sino al Rigi) gli strati sovrapposti (non piegati) di molassa. Scomparsa la Molassa, riaffiora il calcare nelle Alpi settentrionali (Alpi calcaree del Nord). Le Alpi centrali (Bristen, San Gottardo) sono costituite da un massiccio granitico e nella falda pennidica (Sopraceneri) da gneiss, micascisti e dolomie. Ricompare il calcare nelle Prealpi meridionali (Sottoceneri) con gneis, dolomie, porfiriti e marmi.

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