EUROPA PARTE 1765 - Stati dell' Europa Parte 1657
SViZZERA AX
Lingue
Lingue senza riconoscimento ufficiale a
Gli svizzeri tedeschi comunicano tra di loro usando in stragrande maggioranza un gruppo di dialetti tedeschi alemanni, spesso definiti unitariamente "svizzero tedesco". L'uso dello svizzero tedesco si intensificò nel XX secolo a causa della volontà degli svizzeri tedeschi di differenziarsi dai tedeschi di Germania in seguito alla spinta pangermanista che coinvolse il mondo di lingua tedesca fra la fine del XIX secolo e il periodo nazista. In conseguenza di tale processo lo svizzero tedesco si è rapidamente affermato anche nel mondo dei mass-media a partire dalla seconda metà del XX secolo; nel XXI secolo viene utilizzato automaticamente in quasi tutti i registri linguistici del parlato, a eccezione degli ambiti più formali, dove domina il tedesco standard. A Samnaun il dialetto locale è di tipo bavarese.
In alcune zone rurali della Svizzera romanda, in particolare nel canton Vallese, nel canton Giura e nel canton Friburgo, sono ancora parlati il francoprovenzale e francoconteese, idiomi denominati dai propri locutori "patois"; questi idiomi hanno conosciuto vaste regressioni a partire dal XVII secolo di fronte all'avanzata della lingua francese, in particolare per effetto delle politiche di stigmatizzazione attuate dal sistema educativo dei cantoni romandi tra il XIX e il XX secolo. A partire dagli anni 1970 vi furono le prime iniziative di sensibilizzazione e nacquero i primi progetti per la tutela degli idiomi regionali romandi, primo tra tutti nel canton Giura, che, dopo la sua nascita come cantone, affermò nella propria costituzione l'obbligo della sua tutela; infatti, fu il primo cantone a introdurre corsi scolastici facoltativi per il patois. Gli idiomi patois sono oggi parlati prevalentemente da anziani e mantenuti a livello associazionistico e folcloristico. L'unica comunità dove il locale patois mostra una certa vitalità è nel comune di Evolène, nel canton Vallese.
In alcune zone rurali della Svizzera romanda, in particolare nel canton Vallese, nel canton Giura e nel canton Friburgo, sono ancora parlati il francoprovenzale e francoconteese, idiomi denominati dai propri locutori "patois"; questi idiomi hanno conosciuto vaste regressioni a partire dal XVII secolo di fronte all'avanzata della lingua francese, in particolare per effetto delle politiche di stigmatizzazione attuate dal sistema educativo dei cantoni romandi tra il XIX e il XX secolo. A partire dagli anni 1970 vi furono le prime iniziative di sensibilizzazione e nacquero i primi progetti per la tutela degli idiomi regionali romandi, primo tra tutti nel canton Giura, che, dopo la sua nascita come cantone, affermò nella propria costituzione l'obbligo della sua tutela; infatti, fu il primo cantone a introdurre corsi scolastici facoltativi per il patois. Gli idiomi patois sono oggi parlati prevalentemente da anziani e mantenuti a livello associazionistico e folcloristico. L'unica comunità dove il locale patois mostra una certa vitalità è nel comune di Evolène, nel canton Vallese.
Iva Zanicchi - Ciao cara, come stai?
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