EUROPA PARTE 1800 - Stati dell' Europa Parte 1692
SViZZERA CG
Cultura E
Filosofia e teologia 1
Le prime riflessioni che ebbero una certa rilevanza anche fuori dai confini nazionali si ebbero ai primi del Cinquecento con il teologo e riformatore zurighese Ulrico Zwingli, (uno dei maggiori esponenti della Riforma protestante, autore del Commentarius de vera et falsa religione (1525), e dalla cui dottrina venne formulato lo zwinglianesimo), e l'umanista basilese Giovanni Ecolampadio. Il pensiero di Zwingli si era sviluppato dal contatto con Martin Lutero e venne successivamente approfondito dal riformatore francese, poi naturalizzato ginevrino, Giovanni Calvino e dallo zurighese Enrico Bullinger (Confessio Helvetica 1566). Paradossalmente il calvinismo, elaborato principalmente a Ginevra, ebbe maggior fortuna fuori dai confini nazionali (nei Paesi Bassi, in Scozia → Presbiterianesimo, negli Stati Uniti d'America → Puritanesimo) che nella stessa Svizzera. Ai primi del Novecento (mentre il protestantesimo svizzero approdava alla teologia dialettica di Karl Barth) l'economista e sociologo tedesco Max Weber ha cercato di stabilire un nesso fra lo sviluppo del protestantesimo calvinista e quello del capitalismo: in Svizzera la cultura calvinista ha permeato soprattutto i cantoni protestanti, che tuttora rimangono il baricentro economico del Paese (Zurigo, Basilea, Ginevra, Losanna, Berna), ma è filtrata – senza intaccarne i dogmi – anche in quelli cattolici. Il mondo cattolico elvetico (defilato per gran parte dell'Ottocento) ha mostrato la sua vitalità soprattutto alla fine del Novecento: si sono infatti sviluppate sia istanze conservatrici, come i Lefebvriani (→ Fraternità sacerdotale Pio X), sia istanze innovatrici e progressiste, legate al pensiero del teologo lucernese Hans Küng (→ Ecumenismo). Importante esponente del naturalismo tedesco e del rinascimento fu Paracelso.
Hozier - Do I wanna know
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