giovedì 2 ottobre 2025

2 OTTOBRE 2025

   EUROPA PARTE 1809 - Stati dell' Europa Parte 1701

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Cultura P

Arte - Teatro e Cinema

Il principale teatro del paese è lo Schauspielhaus di Zurigo che figura fra i maggiori teatri di lingua tedesca. Fondato nel 1892, ha visto andare in scena per la prima volta numerosi drammi di Bertold Brecht e i lavori di Friedrich Dürrenmatt e Max Frisch. Accanto allo Schauspielhaus, il Cabaret Voltaire è l'altro grande ritrovo zurighese che ha visto nascere al suo interno il movimento dadaista. Il teatro italofono è limitato alla Svizzera italiana. Qui vi sono tracce teatrali almeno a partire dal Seicento (convento dei Gesuiti di Bellinzona, Convento dei Somaschi a Lugano), con realizzazioni anche di un certo rilievo (traduzioni inedite dal francese, in special modo di Molière e Corneille, per opera dell'abate Gian Pietro Riva). Nell'Ottocento l'attività teatrale è specialmente incentrata sull'importazione di spettacoli dall'Italia (e più raramente dal resto della Confederazione elvetica): sono sorti i teatri di Lugano, Bellinzona (un raffinato edificio architettonicamente affine alla Scala di Milano), Locarno e Chiasso. La produzione autoctona ha tardato però a manifestarsi, se non nelle forme del teatro amatoriale e dialettale (senza testi scritti fino alla fine dell'Ottocento) e nelle manifestazioni folkloristiche (come le Sacre Rappresentazioni - o Processioni storiche - di Mendrisio, nel Sottoceneri, tradizione tuttora esistente). Nel 1932 è nata la prima compagnia teatrale professionistica, per opera di un'attrice ticinese nata a Londra, Maria Bazzi (l'iniziativa è però rapidamente fallita).
Nel 1932, inoltre, è nata la Radio della Svizzera Italiana (detta anche Radio Monteceneri) che ha formato una prima generazione di attori e registi: Guido Calgari, Romano Calò, Giuseppe Galeati. Sono subentrati in seguito, come registi, Vittorio Ottino e Carlo Castelli. Grazie alla radio, gli attori hanno cominciato anche a calcare i palcoscenici in modo professionistico e sono nate alcune compagnie indipendenti: Teatro Prisma (diretto dall'italiano Franco Passatore, 1956-59), Teatro La Cittadella (1961-66) e Teatro La Maschera (1984-93), compagnie dirette da Alberto Canetta (1924-87), forse uno dei più importanti uomini di teatro nella Svizzera italiana del Novecento. Nel 1981 nasce il Teatro della Svizzera Italiana, che promuove vaste tournée sul territorio cantonale e la cui esperienza si esaurisce nel 1987. Nello stesso anno nasce inoltre il TASI (Teatri Associati della Svizzera Italiana) che raggruppa le nuove compagnie indipendenti, nate nel corso degli anni settanta-ottanta. Un ruolo notevole, in questo contesto, è svolto dalla Scuola e dal Teatro Dimitri di Verscio, da cui sono usciti molti degli artisti attivi a partire dagli anni novanta. Nell'attuale scena, estremamente composita dal profilo sia organizzativo sia stilistico (teatro di parola, teatro di marionette, teatro-danza, teatro-multimediale) si possono ricordare: il Teatro Pan, il Teatro Sunil (il cui regista Daniele Finzi Pasca lavora con il Cirque du Soleil in grandi realizzazioni internazionali), Luganoteatro, la Markus Zohner Theater Compagnie, il Teatro Paravento, il Teatro delle Radici e il Teatrodanza Margit Huber.

Cinema

Per quanto concerne l'aspetto cinematografico, nel XX secolo si distinsero, tra gli altri, Bruno Ganz, attore, il regista Alain Tanner e Xavier Koller, il cui film Viaggio della speranza (1990) ha vinto Oscar al miglior film in lingua straniera. Primo film svizzero a vincere l'Oscar al miglior film straniero fu, nel 1985, Mosse pericolose del regista Richard Dembo. Precedentemente, nel 1971, il primo film svizzero a essere candidato per l'Oscar al miglior film straniero è stato Primo amore del regista Maximilian Schell.

Ricchi e Poveri - Mamma Maria


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