venerdì 8 agosto 2014

8 AGOSTO 2014

Dall'Algeria passiamo in Tunisia a conoscere quali etnie sono presenti. I Berberi che abbiamo già incontrato e gli Arabi, di cui parliamo un po' alla volta, in ciascuno dei Paesi in cui sono presenti. La loro lunga storia e complessità fanno si che si debba almeno conoscere la loro storia e i loro rapporti con altri popoli, sebbene in modo sintetico...

TUNISIA

La Repubblica Tunisina, o Tunisia, è uno Stato del Nordafrica bagnato dal mar Mediterraneo e confinante con l'Algeria e la Libia. Si ritiene che il suo nome, Tūnus, abbia origine dalla lingua berbera, con il significato di promontorio, o, più probabilmente, "luogo in cui passare la notte".
La Tunisia è il più orientale e più piccolo dei tre Stati disposti lungo la catena montuosa dell'Atlante. È anche uno degli Stati del Maghreb, come la Mauritania, il Marocco, l'Algeria e la Libia. La sua capitale, decentrata rispetto al resto del territorio nazionale, è Tunisi, nel nord del paese.
In Tunisia ci sono 10.432.500 abitanti per la maggioranza arabi; ci sono tuttavia anche minoranze berbere ed europee, principalmente francesi e italiani.
Nonostante la maggioranza, circa il 98%, dell'odierna popolazione tunisina parli arabo e si identifichi nella cultura araba, sarebbe errato dedurne una origine etnica proporzionale. Al contrario, analisi genetiche condotte tra popolazioni berberofone e arabofone della Tunisia e del Nordafrica hanno mostrato un'unità di fondo nordafricana in cui apporti esterni sono trascurabili, per cui a rigore la massa della popolazione è di etnia berbera anche se arabizzata.
Un'altra parte di popolazione che si trova nel paese è quella di origine ebraica, concentrata per lo più a Tunisi e nell'isola di Jerba, e molto ridotta dal momento in cui il paese ha ottenuto l'indipendenza dalla Francia.

ARABI
Il rapporto con gli ebrei

L'apporto ebraico non fu tuttavia solo di tipo economico-finanziario bensì, in misura tutt'altro che trascurabile, anche scientifico e artistico. A causa dei divieti islamici che impedivano agli Ebrei determinate professioni, soldato, giudice e proprietario terriero, gli Ebrei furono indirettamente costretti a occuparsi oltre che di commercio anche di tutte le cosiddette professioni “liberali”, nel senso di libere, tra cui quelle del medico, del farmacista, dello studioso e del traduttore, trovando benevola e conveniente accoglienza nella società islamica andalusa, giungendo a occupare non di rado importanti funzioni burocratico-amministrative, anche ai massimi livelli vizirali, nella macchina governativa islamica.


Mango -  Mediterraneo


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