domenica 23 novembre 2014

26 OTTOBRE 2014

Abbiamo percorso 130 chilometri in quasi 5 ore. Niente male... La strada a tratti è quasi impraticabile. La recente pioggia ha lasciato enormi pozze e il passaggio dei camion ha fatto profondi solchi, in alcuni tratti alti anche mezzo metro. La jeep su cui viaggiamo a volte slitta, e la preoccupazione più grande è di restare impantanati. Siamo nel mezzo della foresta, in alcuni tratti si percepisce la presenza di villaggi, perché per strada incontriamo gente, in altri tratti è chiaro che non c'è nessuno. Stiamo andando a Mupoi.
Strada facendo incontriamo ragazzini che fanno il bagno nei fiumi che scorrono nella foresta. Uno di loro, colpisce la mia attenzione. Si rotola in una pozza di terra rossa, quasi facesse i fanghi e poi si getta nel fiume. Cerco di fotografarlo, ma si ritrae troppo in fretta. C'è un motivo. E' completamente nudo. Non me ne ero accorta subito. E' una questione di dignità. Molto forte già fin da piccoli. Non ci tiene a mostrarsi così....


Arriviamo a Mupoi che è pomeriggio inoltrato. In realtà sono le quattro del pomeriggio, ma considerando che ci sono ancora, più o meno, tre ore di luce, la giornata si sta per concludere.
Il vecchio sito, fondato dai Padri Comboniani è immerso nella natura e nel silenzio rotto solo dal frinire dei grilli. Sembra non ci sia nessuno. Lasciamo le nostre cose al compound (sono al seguito dei volontari di Sorriso per il Sudan) e con Patrizia, Luigi e Leone andiamo a salutare le suore.
Il convento è poco distante e passiamo per la scorciatoia, un piccolo sentiero che percorriamo in pochi minuti. Ci accolgono con un gran sorriso e ci danno il benvenuto. Dispongono le sedie nel cortile, sistemano i tavolini su cui poggiano le spremute di maracuja e i biscotti. 
Ma prima di toccare il cibo è tassativo lavarsi le mani. Già lo avevo notato in Diocesi e dalle suore di Nzara. Credo il motivo sia che ci si deve avvicinare a ciò che si mangia con rispetto. Perché avere del cibo è una fortuna e si deve ringraziare ogni volta. Non c'è l'abbondanza, ma il necessario si.
Sono piccoli aspetti del vivere quotidiano da imparare in fretta. Qui si condivide tutto, il poco, il tanto, il nulla... Cosa conta è farlo con il cuore....



Noà - La Vita è bella




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