Fra 3 giorni ricorre l'anniversario della sua morte...
JOHN F.KENNEDY
« If a free society can not help the many who are poor, it should not save the few who are rich. »
« Se una libera società non può aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi. »
(John F. Kennedy, discorso inaugurale alla Yale Law School, 20 gennaio 1961)
BIOGRAFIA
« If a free society can not help the many who are poor, it should not save the few who are rich. »
« Se una libera società non può aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi. »
(John F. Kennedy, discorso inaugurale alla Yale Law School, 20 gennaio 1961)
John F. Kennedy nacque a Brookline (29 maggio 1917), nel Massachusetts, da Joseph P. Kennedy e Rose Fitzgerald, membri di due famiglie di Boston molto in vista (il nonno materno fu a lungo sindaco della città). Da ragazzo John, soprannominato da tutti "Jack", frequentò la "Dexter School" e in seguito al trasferimento della famiglia da Boston a New York, fu iscritto alla "Canterbury School" di New Milford, una scuola privata. Lì ebbe una breve esperienza scout.
Successivamente passò al Choate Rosemary Hall, un collegio di Wallingford, nel Connecticut. Nell'autunno del 1935 si iscrisse all'università di Princeton ma fu costretto a lasciarla prima della fine dell'anno, dopo aver contratto l'itterizia. L'autunno successivo iniziò a frequentare l'università di Harvard. Durante gli anni universitari, Kennedy visitò l'Europa due volte, recandosi nel Regno Unito dove il padre era ambasciatore.
L'arruolamento in marina e la seconda guerra mondiale
Nella primavera del 1941, Kennedy si arruolò volontario nell'esercito, ma venne riformato, principalmente per via della sua spina dorsale, affetta da osteoporosi (Kennedy era inoltre affetto da malattia di Addison). Tuttavia, con l'aiuto delle raccomandazioni del padre, la Marina degli Stati Uniti lo accettò nel settembre dello stesso anno. Durante questo periodo Kennedy, mentre infuriava la seconda guerra mondiale, partecipò a diverse missioni nel teatro del Pacifico e conseguì il grado di tenente di vascello ed il comando di una Motor Torpedo Boat PT-109. Le azioni di guerra di cui fu protagonista sono state narrate dallo scrittore John Kerans nel libroLe grandi avventure del mare; le più significative avvennero dopo lo speronamento della motosilurante, comandata dal giovane Kennedy. Nella notte del 2 agosto 1943 la motosilurante PT-109 fu speronata e spaccata in due parti dal cacciatorpediniere giapponese Amagiri ad ovest di Nuova Georgia, vicino alle Isole Salomone, nelFerguson Passage. Del piccolo equipaggio, quattro marine morirono subito, altri si avvinghiarono a un relitto che ancora galleggiava e altri ancora furono scaraventati in mare dalla violenza dell'urto. Kennedy entrò in azione con determinazione e coraggio e lottò fino alla fine per portare in salvo i compagni sopravvissuti. Egli era stato scagliato attraverso il ponte, riportando danni alla già malandata schiena. Riuscì tuttavia a trascinare con sé - grazie alle sue eccezionali capacità di nuotatore – per tre miglia nell'oceano Partick McMahon, un marine ferito e gravemente ustionato, giungendo fino a Plum Pudding Island dove il suo equipaggio trovò rifugio. Da qui la notte successiva completamente da solo, non curante del fatto che il mare fosse infestato di squali, raggiunse nuotando per cinque chilometri il Passaggio Fergusson, sorvegliato dagli incrociatori giapponesi, con l'obiettivo di avvistare qualche nave americana. Giunto nelle acque del Passaggio Fergusson, sfortunatamente Kennedy non riuscì ad intercettare nessuna unità militare del Corpo dei Marines e decise di ritornare dai suoi uomini. Si rese conto che la situazione dei feriti si era aggravata e la fame incominciava a tormentarli, perciò fece in modo che tutti raggiungessero l'isola di Olasana dove sapeva che il cocco cresceva in abbondanza. Da qui il giorno seguente un marine australiano riuscì ad inviare un messaggio radio col quale si chiedeva alla base americana di Rendova di provvedere al salvataggio di tutto l'equipaggio. Infatti, il mattino seguente la PT 157, come da accordi radiofonici, si presentò sul luogo dell'appuntamento concordato con Kennedy. Guidata da lui personalmente, la motosilurante raggiunse la scogliera e poi Olasana.
Per queste azioni di guerra Kennedy ricevette una medaglia, la Navy and Marine Corps Medal, con la seguente motivazione:
« Per l'eroismo mostrato nel soccorso di tre uomini in seguito all'attacco ed all'affondamento della sua nave, mentre tentava di attaccare un bombardiere giapponese nell'area delle Isole Salomone la notte tra il 1º agosto e il 2 agosto 1943. Il luogotenente Kennedy, capitano della nave, ha diretto i soccorsi per l'equipaggio e salvato personalmente tre uomini, uno dei quali ferito seriamente. Nei sei giorni successivi è riuscito a portare tutto il suo equipaggio sulla terraferma e, dopo aver nuotato molte ore per assicurare loro aiuto e cibo, è riuscito a portare in salvo gli uomini. Il suo coraggio, la sua resistenza e l'eccellente comando hanno contribuito a salvare diverse vite e continuare la migliore tradizione della Marina degli Stati Uniti »
Le altre decorazioni della seconda guerra mondiale di Kennedy includono la Purple Heart, l'Asiatic-Pacific Campaign Medal, e la World War II Victory Medal. Venne congedato con onore all'inizio del 1945, solo qualche mese prima della resa giapponese.
Inizi della carriera politica
Dopo la seconda guerra mondiale fece il suo ingresso in politica, in parte anche per compensare il vuoto lasciato dal popolare fratello Joseph Jr., su cui la famiglia Kennedy aveva puntato molte delle sue speranze, ma che venne ucciso in guerra. Nel 1946 il deputato James M. Curley lasciò il suo seggio, corrispondente ad un distretto elettorale a grande maggioranza democratica, per diventare sindaco di Boston; Kennedy corse per quel seggio e batté il rivale repubblicano con un ampio margine. Fu rieletto due volte, con risultati spesso contrastanti rispetto a quelli del presidente Harry Truman e del resto del Partito Democratico.
Nel 1952 Kennedy si candidò per il Senato con lo slogan "Kennedy farà di più per il Massachusetts". Con una vittoria a sorpresa, sconfisse il favorito candidato repubblicano Henry Cabot Lodge, Jr. con un margine di soli 70.000 voti.
Kennedy sposò Jacqueline Bouvier il 12 settembre 1953. Nei due anni successivi subì diverse operazioni alla spina dorsale e fu spesso assente dal Senato. Durante questo periodo pubblicò il libro Profiles in Courage, in cui venivano raccontati otto casi in cui senatori statunitensi di entrambi i partiti rischiarono le loro carriere pur di non rinnegare i loro ideali personali (John Quincy Adams, Daniel Webster, Thomas Hart Benton, Sam Houston, Edmund G. Ross, Lucius Lamar, George Norris, Robert A. Taft). Il libro vinse il premio Pulitzer del 1957 per le biografie.
Il senatore Joseph McCarthy era un amico della famiglia Kennedy e aveva frequentato una delle sorelle di John, Patricia; Robert Kennedy aveva lavorato nello staff del comitato d'indagine di McCarthy. Nel 1954, quando il Senato era ancora indeciso se censurare McCarthy, John Kennedy aveva preparato un discorso a favore della censura, ma non lo pronunciò mai. Quando, il 2 dicembre 1954 il Senato decise per la censura, John Kennedy era all'ospedale e non disse mai come avrebbe votato. L'episodio danneggiò molto l'immagine di Kennedy tra i liberal, specialmente con Eleanor Roosevelt.
Nel 1956 Kennedy propose la sua nomination per candidarsi alla vice-presidenza per il Partito Democratico, ma il partito gli preferì il delegato del Tennessee Estes Kefauver. Tuttavia gli sforzi di Kennedy fecero crescere la reputazione del giovane senatore nel partito.
John F. Kennedy votò a favore della formulazione definitiva del Civil Rights Act del 1957, dopo aver votato per il "Jury Trial Amendment", che ridusse l'efficacia dell'atto, ostacolando il rinvio a giudizio per gli autori delle violazioni. Tra i primi sostenitori della campagna presidenziale di Kennedy si annoverarono, infatti, anche segregazionisti convinti come James Eastland, John McClellan e il Governatore del Mississippi James Coleman.
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