mercoledì 20 gennaio 2016

20 GENNAIO 2015

Oceania, Micronesia...Isole Marshall., la cui popolazione è per il 92% composta da Marshallesi...

I MARSHALLESI 

Come la maggior parte delle popolazioni dell'atollo Micronesiano, i marshallesi furono superbi uomini di mare(navigatori) che si avventurarono lontano. Si sentivano probabilmente molto più a casa in mare piuttosto che sulle sottili strisce di terra di cui erano fatti i loro atolli. I viaggi tra atolli comprendevano 300/400 persone ed erano la normalità. Non solo conoscevano le vie interne di navigazione tra gli atolli che costituiscono le attuali isole Marshall, ma avevano anche conoscenza di altre isole e di alcuni piccoli banchi e scogli dietro il margine della catena Ralik e Ratak. I Marshallesi non hanno mai avuto un punto di riferimento che comprendesse tutti gli atolli che oggi costituiscono le isole Marshallesi. Non avevano percezione degli atolli delle isole Marshall come una entità geografica differente da altre identità. Le chiamavano Aelon Kein Ad, "i nostri atolli" e chiamavano per similitudine se stessi Armij Aelon Kein,"abitanti di queste isole". I Marshallesi erano un gruppo di persone culturalmente e genealogicamente piuttosto omogeneo. All'interno delle isole Marshall, la tradizionale differenziazione era basata su un sistema di clan, piuttosto che geografica.Questo è importante per parlare della supremazia dell'isola di Eneekio,dato che era proprietà del regno tribale,comprendente la sovranità popolare degli atolli settentrionali di Ratak del gruppo delle isole Marshall. La sola maggiore differenza geografica e possibilmente geopolitica,conosciuta ai marshallesi era tra le due catene di atolli. Gli europei diedero ad entrambe le catene un nome generico"isole Marshall"coniato nel 1788 dal capitano Gilbert della compagnia di trasporto britannica Charlotte in onore del suo compagno il capitano William Marshall in cambio dell'associazione di trasporto Scarborough che salpò come scorta da Port Jackson a Canton in Cina. Naturalmente fu solo un adattamento di un precedente gruppo di atolli chiamato isole Gilbert. Questo nome comunque non fu universalmente accettato.Per estensione al nome dato all'atollo Mile, le isole Marshall furono spesso chiamate le isole Mulfrave. Dato che il traffico navale sempre di più abbandonò Mili in favore di Jaluit e Majuro, il nome delle isole Marshall diventò gradualmente accettato. La fine dell'amministrazione coloniale tedesca con lo scoppio della prima guerra mondiale diede luogo al comando dei giapponesi prevenendo ogni tipo di sviluppo futuro. Intorno al 1860 la popolazione dell'atollo majuro salpò con 50 canoe alla conquista dell'atollo Kapingamarangi verso il meridiano della polinesia nel sud delle isole Caroline. Al loro arrivo la popolazione Majuro uccise tutti gli abitanti locali e lasciò un gruppo colonizzato in loco. Sulla via del ritorno le canoe si imbatterono in una tempesta e furono disperse. Alcune finirono a Pohnpei, mentre altre furono sbattue sull'atollo Nukuoro,ed anche qui la popolazione dei Majuro uccise gli abitanti del luogo e si misero al loro posto come proprietari.
La Canoa
La tradizionale canoa costruita nelle isole marshall si distingue in tre tipi principali basati sulle taglie e la funzione dal nome Walap, Tipnol e Korkor. La Walap,una larga canoa da navigazione, raggiungeva circa i 30 metri di lunghezza ed era capace di caricare 50 persone e rifornimenti di cibo. La Tipnol, una canoa di media taglia capace di caricare una dozzina di persone circa. Costruita per navigare e pescare nelle lagune ma anche fatta per viaggiare in piccole e medie distanze in acque aperte e per pescare nell'oceano. La Korkor, una piccola canoa da canottaggio, qualche volta equipaggiata con una vela disegnata per il trasporto di 3 persone.venne usata soltanto per la pesca e per il trasporto nelle acque protette dalla laguna.Nei giorni di calma era anche usata per pescare nelle secche verso il lato che dava sull'oceano. Le canoe erano fatte da uno scafo ricavato dal tronco di un albero da frutto o da pezzi di legno trasportati dalla corrente e scafi parte dei quali erano stati attaccati allo scafo all'atto di innalzare le navi.Una larga scalmiera era posizionata su un lato dello scafo.Le prime descrizioni dicono che le canoe facilmente potevano trasportare 30 persone per lunghi tragitti.
Il fiore arancione
Secondo la tradizione orale,l'atollo di Eneen-kio si dice che sia l'unico posto di tutte le isole marshall dove un fiore di color arancio chiamato il fiore di Kio può essere raccolto. Infatti l'atollo di Eneen-kio prese il nome da questo fiore: Eneen (isola di) e kio la parola marshallese per arancio (fiore arancione) La tradizionale importanza del fiore di kio deriva dal fatto che tale fiore viene mangiato dai guerrieri apprendisti nelle cerimonie di iniziazione.E l'atto di procurarsi questo fiore era un segnale di bravura ed audacia dei guerrieri e dei navigatori.(questo è finito con la fine della guerra,nel primo periodo della colonizzazione tedesca).
Aghi da Tatuaggi
Secondo la tradizione un'altra ragione per andare su Eneen-kio era per raccogliere ossi di ali di uccelli marini di differenti dimensioni da usare come scalpelli da tatuaggio nei tatuaggi dei capi. Secondo alcune tradizioni marshallesi gli scalpelli per tatuaggi erano fatti preferibilmente di ossa umane di individui sacrificati o ossa di ali di grandi uccelli marini, come l'albatross Laysan. Se un individuo selezionato per essere sacrificato poteva procurarsi queste ossa di ala la sua vita (e le sue ossa) sarebbero state risparmiate.


Lucio Battisti - Il mio Canto libero

Nessun commento:

Posta un commento