domenica 11 novembre 2018

11 NOVEMBRE 2018

BRASILE PARTE 146

POPOLAZIONE PARTE PL

I gruppi etnici Parte 121

Rikbaktsa P5

Riti di passaggio

Uomini

I ragazzini ricevono un nome alla nascita. All'età di 3-5 anni il bambino va a caccia con il padre e impara la geografia locale. All'età di 8 o 10 anni i bambini possono creare i propri archi e frecce. Quando un bambino raggiunge una buona padronanza dell'uso dell'arco all'età di 11-12 anni, il suo naso viene forato con un piercing durante la cerimonia del mais e riceve il suo secondo nome. A questo punto il ragazzo può trascorrere del tempo nella casa degli uomini, dove impara cose riguardo alle cerimonie, ai miti, alla medicina tradizionale, e a suonare il flauto.
Tradizionalmente, quando il ragazzo è capace di cacciare grossi animali e conosce le varie cerimonie attorno all'eta di 14-15 anni, gli vengono forate le orecchie in un rituale. Questo rito, ora obsoleto, segnava che il ragazzo era pronto per sposarsi.
Poco tempo dopo questi rituali, o dopo essersi sposato, il giovane uomo riceve il suo terzo nome da adulto. Oggigiorno nella cultura di questi indigeni forare l'orecchio non è necessario al ragazzo per ricevere il nome da adulto. Deve solo avere ricevuto la conoscenza necessaria ed essere di età adatta. Alcuni uomini cambiano nome più avanti quando il loro status sociale aumenta.

Donne

Alle ragazze vengono forati i nasi all'età di circa 12 anni, anche se oggigiorno alcuni Rikbaktsa lo praticano ancora, e altri no. A questa età prendono la "medicina della foresta" per ridurre il dolore che sentiranno quando metteranno un bambino alla luce. I padri decidevano il momento in cui le figlie dovevano avere dei tatuaggi applicati alla faccia in una cerimonia, tatuaggi che conferivano alla donna la possibilità di essere sposata; questo rito non è più praticato. Dopo il matrimonio una donna può scegliere un nuovo nome che sostituirà quello ricevuto da bambina.



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