martedì 7 maggio 2019

10 APRILE 2019

URUGUAY PARTE 13

Popolazione P 7

Gruppi Etnici

Italo-uruguaiani

Caratteristiche della comunità italiana

Un calcolo globale degli immigrati italiani in Uruguay dalla sua indipendenza fino agli anni sessanta del ventesimo secolo li fa stabilire almeno a 350.000, ma, se si considera il saldo attivo del movimento migratorio, bisogna ridurli alla metà. Si tratta di un valore comunque cospicuo che attraverso generazioni di famiglie numerose ha portato a dare un contributo considerevole alla popolazione uruguaiana, non facilmente quantificabile per i numerosi incroci ma stimabile intorno ad un terzo dell'intera popolazione dell'Uruguay.
Scomponendo il flusso, per esaminarne le quantità numeriche, s'individuano più periodi con caratteristiche differenti:
1) il primo nel ventennio 1830-1850, nel quale arrivarono almeno 20.000 immigranti, quasi tutti liguri e piemontesi.
2) il secondo nel decennio successivo, durante il quale sbarcò a Montevideo un numero altrettanto elevato di italiani (circa 25.000 emigrati lombardi e del Regno di Sardegna).
3) il terzo negli anni sessanta e settanta dell'Ottocento, nei quali alla normale corrente dell'Italia di Nord-Ovest fino a Livorno, si accompagnò quella meridionale e garibaldina per un totale di 90.000 italiani circa.
4) il quarto negli ultimi decenni del secolo XIX e primi del secolo XX, caratterizzato dall'emigrazione di massa, stimolata dalla propaganda e dal viaggio prepagato, ma in genere scarsamente qualificata e analfabeta (110.000 italiani), destinata a gonfiare il proletariato urbano di Montevideo.
5) il quinto nel Novecento dopo la prima guerra mondiale, caratterizzato da emigrazione abbastanza qualificata e spesso politica (circa 15.000 Italiani).
Il 49% degli Italiani attualmente residenti in Uruguay proviene dalle regioni settentrionali della Penisola, il 17% dalle regioni centrali ed il 34% dal meridione. Le regioni italiane di maggiore provenienza sono: Campania, con 5.231 residenti (il 16% del totale); Lombardia (5.029); Piemonte (4.250); Lazio (3.353) e Liguria (3.018).
Nel 2007 i cittadini italiani (compresi gli uruguaiani con doppia cittadinanza) residenti in Uruguay sono 71.115. Tutta la comunità italiana viene tenuta in massima stima dalla popolazione uruguaiana, anche per via di un marcato processo di italianizzazione nella società specialmente nella gastronomia locale (come la salsa caruso) e nel dialetto locale (come il lunfardo, che probabilmente deriva dalla parola dialettale "lumbard" degli emigranti lombardi).
All'interno dell'Uruguay, sebbene l'influenza italiana fu più isolata (appena il 27% degli italo-uruguaiani risiedono fuori dall'area metropolitana della capitale), si ebbero varie comunità italiane e si fondarono diverse entità culturali (come a Rivera, al confine col Brasile).
A Paysandú - la terza città dell'Uruguay, vicino alla frontiera con l'Argentina - si registrò l'influenza italiana maggiore: infatti attualmente si stima che oltre il 60% della sua popolazione di circa 80.000 abitanti sia di origine italiana. Inoltre vi è ancora molto diffusa la lingua italiana, grazie anche al fatto che l'italiano è materia di insegnamento obbligatorio e/o facoltativo nelle scuole secondarie dell'Uruguay. Tra le società italo-uruguaiane più rinomate della città bisogna citare l'Unione e benevolenza, la scuola italiana e la Federazione italiana di Paysandú.
Il Gruppo lombardi di Paysandù mantiene legami culturali con l'emigrazione italiana, specialmente dalla Lombardia.

Biagio Antonacci - Se è vero che ci sei

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