martedì 19 novembre 2019

Coniglio, Vermut e Insalatina



La storia del vermut è millenaria, già i Greci erano soliti aggiungere spezie, miele e acqua di mare nelle anfore di vino, tuttavia la leggenda secondo cui Ippocrate sarebbe l’inventore dei vini ippocratici, appunto vini aromatizzati con miele, erbe e spezie, è solo un mito, infatti il vino ippocratico comparve nei documenti solo a partire dal medioevo ed era considerato un tonico. I vini venivano aromatizzati per mascherarne i difetti, visto che erano prodotti altamente deperibili.
Il vermut fu inventato nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano a Torino, che scelse questo nome riadattando il termine Wermut, col quale in tedesco viene chiamata l'artemisia maggiore.
In seguito alla guerra di successione spagnola, iniziata nel 1701, che vide contrapporsi la Francia e l'Inghilterra, quest'ultima si trovò a dover superare i problemi derivanti dall'impossibilità di ricevere le normali forniture di vino francese. Per tale motivo, nel 1703, tra l'Inghilterra e il Portogallo, fu stipulato il trattato di Methuen che prevedeva vari accordi di tipo politico, militare e commerciale, con particolare riguardo all'importazione in Inghilterra di pregiati vini liquorosi portoghesi, a fronte dell'esportazione in Portogallo di pregiati tessuti inglesi.
Molto diffuso dai mercanti inglesi che, di fatto, ne avevano assunto il monopolio commerciale, il vino liquoroso ebbe un grande successo in tutta Europa, sia per il gradimento delle dame verso il gusto dolce, sia per l'intrinseco significato antifrancese che tale consumo comportava.
Questo nuovo scenario aprì le porte sia a prodotti già diffusi su scala locale, come il Marsala, prodotto della Sicilia che aveva metodi di vinificazione e invecchiamento simili a quelli dei vini portoghesi, sia a nuovi esperimenti come il vermut.
Il vermut ebbe il merito di permettere l'utilizzo di vini giovani ad alta gradazione, surrogando le sapidità tipiche dell'invecchiamento attraverso l'aggiunta d'una particolare miscela di erbe aromatizzanti. La mistura registrò una grande diffusione, sia per la gradevolezza , sia per l'inferiore costo di produzione, e fu subito adottata in gran parte dell'Europa.

Nessun commento:

Posta un commento