“Che
ne pensi di Elena?”,
“Molto bella. Sensuale. Mi piace molto. Fragile.
Sembra forte, ma è insicura, confusa”,
“Si tratta di Marco. Stavano insieme da
ragazzi. La storia è finita male. Lui ne ha fatte di cotte e di crude quando
lei sposò un altro. La sua morte l’ha costretta a guardare la verità in
faccia”,
“Soffre molto”,
“Molto più di quello che da a vedere”,
“Vorrei frequentarla. Ma non voglio crearti
problemi. Se piace a te, dillo”,
“Se credi. Ma vacci piano. Non è una delle
zoccole che frequenti tu. Mi sono spiegato?”,
“Io frequento delle donne, non delle zoccole.
E comunque, so distinguere”,
“Ti avevo chiesto di darmi un parere su di
loro …”,
“Lei è coinvolta nella storia emotivamente,
ma è estranea ai fatti. Andrea è coinvolto non solo emotivamente. Era innamorato
di Marco. Lo sapevi? Voleva parlarmi di Elena. Ha notato una discreta
somiglianza fisica tra me e Marco. Mi ha raccontato la storia. Loro erano
ancora in contatto ed è stato tra gli ultimi a sentirlo. Marco amava ancora
Elena. E ogni volta che tornava a Torino, per lui era una sofferenza …”,
“Sai cosa mi sorprende?”,
“Cosa?”,
“Che un tipo restio a dare confidenza, come
Andrea, si sia sbilanciato così con te”,
“La sua sensibilità probabilmente, gli ha
indicato in me una persona affidabile. Che sa ascoltare senza giudicare. Solo
tu sei veramente diffidente”,
“Tu no? Non mi hai nemmeno detto chi sei
veramente. Di te non so nulla. A parte quattro balle che mi hai raccontato”,
“Darti la mia fiducia totalmente, per me è un
grosso rischio”,
“Tu conosci la mia vera identità”,
“Tuttavia ti conosco poco”,
“Che vuoi sapere?”,
“Niente di preciso”. A Paolo non sfuggì la
tristezza che aveva invaso mister X,
“Qualcosa non va?”,
“Perché?”,
“Sei diventato triste”,
“Vado a dormire. Buona notte”,
“Hai bisogno che ti venga a rimboccare le coperte, un bicchiere di
latte o altro?”, mister X non rispose, ma appoggiò una mano sulla spalla di
Paolo, con stanchezza. Sembrò sul punto di dire qualcosa. Ma tacque. Andò nella
sua stanza come invecchiato di colpo. Paolo sistemò la cucina e spense la luce.
Infilò il pigiama per mettersi a letto quando un pensiero gli sfiorò la mente.
Mister X era vulnerabile in quel momento. Ecco l’occasione per sapere chi
fosse.
“Dormi già?”,
“No”,
“Non voglio attentare alla tua virtù. Vorrei
fare due chiacchiere”,
“A che proposito?”,
“Parlami di lei”, nel buio totale Paolo non
si accorse del lampo di dolore negli occhi di Loris,
“Come hai capito che stavo pensando a lei?”,
“Ne sei ossessionato”,
“L’ho amata immensamente. Anche adesso. Non
puoi nemmeno immaginare quanto male faccia desiderare qualcuno che non puoi
toccare”,
“E’ morta?”,
“Sarebbe meglio. Forse l’inferno che ho
dentro si spegnerebbe”,
“Puoi essere meno ermetico?”,
“Siamo stati insieme qualche anno. Un giorno,
senza tanti preamboli mi ha lasciato… Diceva che non ero l’uomo giusto per lei.
Aveva conosciuto un altro con cui poter essere felice. E un sacco di altre
balle. Sono sprofondato nella disperazione. Ho toccato il fondo e l’ho
oltrepassato. Tornare indietro mi è costato una gran fatica. Ma non è cambiato
niente. Ho continuato ad amarla. Avevo ritrovato la speranza. Ma ha sposato un
altro…”,
“Questo era chiaro. Non sono così imbecille”,
“L’ho odiata… Disprezzata. Il giorno in cui
lei saliva all’altare, ho creduto di morire. Poi, ancora la speranza… Ho avuto
mille donne. Ma nessuna è stata veramente importante. Il pensiero di lei non mi
ha abbandonato un solo giorno. Per anni non ho avuto contatti con lei e mi ero
abituato a quel dolore sottile che mi spacca il cuore. Giorno dopo giorno… Sono
riuscito a sopravvivere. Apprezzare le piccole cose. Impegnarmi nel lavoro.
Tuffarmici come un pazzo. Solo per ... Per non permettere che il pensiero di
lei mi risprofondasse nell’abulia. Nell’indifferenza cieca in cui ho vissuto
per anni… Poi un bel giorno, all’improvviso, me la ritrovo davanti. Ho perso la
pace, se così si può chiamare, che avevo faticosamente trovato. Non riesco a
pensare a nient’altro che al suo corpo… Al suo viso... Alla sua bocca…”,
“Elena ti piace, la vorresti, ma nel paragone
ci perde?”.
Parlarono per tutta la notte. Si confidarono
le più intime emozioni. Paolo gli disse di Giuliana che da tempo aveva smesso
di amare senza rendersene conto. Gli raccontò della scomparsa di Massimo e di
tutti gli amici che avrebbero incontrato di lì a qualche giorno. Mister X rivelò
la sua identità e tutto quanto ancora non aveva detto. Quel momento sarebbe rimasto
per sempre nel cuore di Paolo. Le prime luci dell’alba filtrarono attraverso le
tapparelle abbassate.
“E’ meglio dormire un po’, che ne dici?”,
disse Paolo.
Nessun commento:
Posta un commento